Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
Grazie ad una crescente disponibilità e diffusione di dispositivi e tecnologie che producono o acquisiscono bioimmagini e contenuti multimediali a supporto del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale del paziente, oggi le organizzazioni sanitarie hanno l’onere di gestire grandi volumi di dati garantendone sicurezza, integrità e fruibilità, per assicurare una migliore presa in carico del paziente ottimizzando i processi e riducendo i costi.
L’impiego della diagnostica per immagini è diventato essenziale nella pratica clinica e nella medicina preventiva perché parte integrante del processo decisionale del medico.
L’obiettivo di questo elaborato è quello di presentare una possibile soluzione per realizzare una piattaforma per la gestione delle immagini e dei contenuti clinici multimediali che permetta all’organizzazione sanitaria, definita una governance comune a tutti gli ambiti che producono bioimmagini, di ottimizzare la gestione dei dati sanitari iconografici.
Classificare le immagini cliniche in immagini diagnostiche, immagini procedurali, immagini di evidenza, referti basati su immagini, secondo un approccio basato sulla valutazione dello scopo per cui vengono raccolte indipendentemente dalla sorgente, dal tipo di immagini e dal workflow è il punto di partenza attraverso cui elaborare strategie finalizzate alla loro gestione, propedeutico all’individuazione di una piattaforma su cui basare le strategie di gestione, il cui cuore è costituito dal Repository Aziendale di Immagini (EIR) che fornisce infrastruttura e servizi conformi agli standard.
Una piattaforma che è in grado di fornire un’architettura aperta e centrata sul paziente per una gestione ottimizzata dell’imaging è quella di tipo Vendor Neutral Archive (VNA) adottata presso l’Azienda Ulss 2 della Marca Trevigiana- Distretto Treviso dove si è cercato di rispondere
alla crescita esponenziale dei volumi di immagini e contenuti multimediali prodotti dalle diverse specialità cliniche e alla necessità di distribuire e visualizzare le immagini all’interno dell’Azienda per migliorare la presa in carico del paziente e l’erogazione dei servizi sanitari.
L’architettura VNA offre la possibilità di realizzare un archivio logico multimediale aperto ai diversi fornitori grazie alla conformità agli standard di comunicazione, scalabile e flessibile in funzione delle esigenze, web-based e adatto per la condivisione dei contenuti gestiti da applicativi diversi.

Autori
Agnese Casarin agnese casarin spresiano italy

Torna su »

L'articolo GESTIONE DEI CONTENUTI MULTIMEDIALI IN UN’AZIENDA SANITARIA: L’ARCHITETTURA VNA proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
I sistemi informativi rappresentano un valido strumento per la gestione di processi in ambito sanitario e spesso vengono utilizzati per migliorare, ottimizzare e automatizzare processi amministrativi e gestionali. Questo elaborato ha l’obiettivo di rappresentare una problematica ricorrente e molto sentita all’interno delle strutture sanitarie che includono i Dipartimenti di Emergenza-Urgenza e Accettazione: il sovraffollamento dei Pronto Soccorso o problema dell’overcrowding. Il lavoro è stato svolto presso l’Azienda dei Colli di Napoli contestualmente alla riapertura del reparto di Medicina d’Urgenza – Pronto Soccorso – Osservazione Breve Intensiva presso il Presidio C.T.O., descrivendo gli indicatori utilizzati per la gestione della problematica del sovraffollamento, come sono utilizzati, quali sono le possibili soluzioni informatiche e i vantaggi che possono apportare alla struttura.
Nell’ambito sanitario, in generale, e in un Pronto Soccorso, nello specifico, l’utilizzo di un sistema informativo si configura come condizione necessaria per la corretta gestione del lavoro attraverso la gestione degli input, throughput e output, e cioè fattori di ingresso, di permanenza e di uscita dal Presidio.
Un generico sistema informativo per la gestione del flusso di lavoro in un Pronto Soccorso consente di:
• gestire e monitorare ingressi e uscite dei pazienti, attraverso opportuni algoritmi di scheduling per la gestione delle code;
• tracciare il percorso del paziente;
• integrare il flusso con i servizi interni della struttura sanitaria;
• fornire informazioni ai pazienti e ai familiari attraverso la produzione di referti.
In questo elaborato sono stati presentati i principali indicatori per la gestione dell’overcrowding presenti in letteratura, analizzando di ognuno punti di forza e di debolezza. Nel caso specifico della struttura presa come riferimento, non è stato possibile validare e/o implementare un algoritmo per i sopra elencati indicatori, in quanto il PS non era ancora aperto al pubblico alla fine del lavoro. Si è proceduto quindi ad effettuare delle simulazioni per testare i migliori indicatori di ovewcrowding.

Gli step successivi all’apertura del PS dovranno essere:
• testare sul campo quale degli indicatori presentati sia più appropriato;
• stimare con un software BI l’andamento del grado di precisione e del grado di percezione dell’utenza medica e del paziente circa l’affollamento del PS;
• studiare la migliore implementazione del sistema.

Autori
Maddalena Vitagliano ingegnere biomedico, wound closure and biosurgery specialist napoli italy
Gianluca Giaconia responsabile settore ingegneria clinica, direttore ff uoc provveditorato napoli italy
Mario Guarino dirigente medico responsabile u.o.s.d. mu/ps/obi, azienda dei colli napoli italy

Torna su »

L'articolo ALGORITMI PER LA GESTIONE DELL’OVERCROWDING IN PRONTO SOCCORSO proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
I dispositivi medici software sono un elemento sempre più pervasivo all’interno del contesto sanitario e nelle sue molteplici applicazioni va ad assumere un impatto significativo sul paziente e sulla salute pubblica. Per ottenere una corretta, efficace e sicura gestione di queste tecnologie è necessario applicare sistematicamente un approccio di gestione del software che miri a stabilire, implementare e mantenere un sistema di gestione di qualità basato sulla logica PDCA (Plan-Do-Check-Act, Ciclo di Deming). Tale impostazione consente poi di declinare le diverse attività all’interno di ogni fase. Ciò è possibile solo se le organizzazioni utilizzano procedure ben definite in accordo alle indicazioni presenti all’interno della linea guida CEI 62-237, investendo in professionalità interne e/o esternalizzate dedicate allo svolgimento delle diverse attività, utilizzando strumenti informatici che consentano la gestione di tutti i dati hardware e software (inventariazione, collaudo, manutenzione, analisi dei rischi, dismissione etc.). Per implementare un sistema di questo tipo è necessario un impegno che coinvolga tutti gli attori coinvolti nel processo: i decisori che devono essere sensibili al tema della cybersecurity, gli utilizzatori che devono essere consapevoli dei rischi associati all’utilizzo di dispositivi medici collegati in rete, i fabbricanti, che devono svolgere una progettazione orientata alla sicurezza, i gestori dei dispositivi medici che hanno il compito di acquisire e mantenere dispositivi sicuri nel contesto di utilizzo. Solo in questo modo sarà possibile avere una gestione consapevole e sicura del software e che consentirà alle organizzazioni di stare al passo di fronte all’evoluzioni normative Europee e Nazionali in corso e rivolte sempre di più a questi temi.

Autori
MARTINA DE LUCA aas5 friuli occidentale pordenone italy
MAURIZIO RIZZETTO aas5 friuli occidentale pordenone italy
ALBERTO ZAMAI az tech sacile italy

Torna su »

L'articolo MODELLO DI APPROCCIO ALL’IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA INFORMATICA NEI DISPOSITIVI MEDICI SOFTWARE proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
Il Ministero per la Salute ha sottoscritto nel 2016 “l’atto di indirizzo per l’individuazione delle priorità politiche per l’anno 2017” che prevede interventi dedicati alla sanità digitale con:
– utilizzo di piattaforme e soluzioni ICT;
– adeguati livelli di care management;
– deospedalizzazione per l’abbattimento dei costi sanitari;
– utilizzo e diffusione FSE;
– cooperazione tra i soggetti coinvolti nel sistema salute.

La Sardegna ha avviato dal 2005 azioni per:
– facilitare lo scambio di informazioni tra professionisti
– rendere disponibili al cittadino servizi online
– omogeneizzare i processi e documenti sanitari
– supportare la programmazione sanitaria con cruscotti direzionali.
Il sistema sanitario regionale offre ai cittadini i servizi on-line:
– Il Fascicolo Sanitario Elettronico
– La Scelta e Revoca del MMG
– Il sistema CUPWEB per la prenotazione di visita specialistica
– La Notifica Preliminare Cantieri
– Il Monitor Pronto Soccorso (WEB e APP)
– Gli sportelli di attivazione delle TS-CNS
Partner del progetto sono la ASSL di Sanluri, l’Assessorato Regionale alla Sanità, la Società in house Sardegna IT. Esso promuove l’utilizzo dei sistemi di e-health da parte dei cittadini e degli operatori sanitari a partire dal FSE.
Il progetto persegue:
a. obiettivi in ambito di organizzazione e comunicazione:
b. obiettivi relativi alla gestione dei processi:
c. obiettivi di ottimizzazione nella gestione delle risorse:
Sono attesi efficientamento della gestione dei processi aziendali, di produzione dei servizi e della qualità e completezza del relativo sistema documentale.
4. Risultati ottenuti
I benefici correlati al raggiungimento degli obiettivi di progetto sono:
• Semplificare la fruizione dei servizi sanitari tramite l’attivazione della TS-CNS come chiave di accesso a prestazioni già assicurate a sportello
• costruzione di una base dati informatica sui percorsi diagnostico-terapeutici a supporto degli operatori sanitari, secondo le logiche del chronic care model.

I risultati valutati hanno consentito di rilevare un incremento significativo del numero di TS-CNS attivate, di FSE aperti e della quantità di referti registrati coerenti con gli obiettivi attesi.
La metodologia e gli strumenti di rilevazione dei dati sono costituiti dal cruscotto direzionale di SISaR (Sistema Informativo Sanitario Regionale) che consente il monitoraggio dei movimenti e delle prestazioni registrate sul FSE.

Autori
Antonio Onnis ats sardegna – assl sanluri sanluri italy
Maurizio Locci ats sardegna – assl sanluri sanluri italy
Valter De Giorgi sardegna it cagliari italy
Lea Venturino sardegna it cagliari italy
Giangavino Pasciu sardegna it cagliari italy
Gianmaria Mancosu assessorato sanità regione sardegna cagliari italy

Torna su »

L'articolo L’INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO ATTRAVERSO LA PROMOZIONE DELL’UTILIZZO DEL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO E DELLA TS-CNS proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
Le nuove sfide della sanità si concretizzano nella realizzazione della medicina di precisione basata sui progressi della genomica e farmacogenomica. Tali sviluppi si traducono in un processo che sfocerà in un’inevitabile rivoluzione del modello classicamente utilizzato in medicina, nel quale le informazioni genetiche dei pazienti si intrecceranno con le informazioni cliniche, integrandosi e favorendo la pratica della medicina di precisione. Le nuove tecnologie di sequenziamento hanno permesso di avere una mole di dati, ma i database genomici in uso non riportano tutte le varianti associate ad una specifica patologia, di fatto rendendo impossibile, in molti casi, la diagnosi causale di malattia. Attualmente, il numero di linee guida relative a geni rilevanti per la diagnosi o la risposta alle terapie è in aumento ed è essenziale progettare nuove soluzioni che siano in grado di garantire sia l’efficacia della terapia sia la sicurezza del paziente, evitando reazioni avverse ai farmaci. Obbiettivo di questo progetto è l’integrazione delle informazioni genetiche e di farmacoterapia con gli aspetti clinici del paziente. Seguendo questa prospettiva si intende implementare un sistema informatico interattivo che abbia sia le funzioni di repository dei dati clinici del paziente e del dato genetico grezzo, sia le funzioni di un sistema di consultazione di tali informazioni. Le informazioni archiviate potranno essere consultate secondo i profili dei pazienti e garantiranno, in generale, la rilevazione e la visualizzazione della mutazione, senza l’interpretazione, mentre per conoscenze già acquisite sarà resa disponibile anche l’interpretazione del significato patogenetico della mutazione. Il sistema informatico concepito sarà user-friendly e tradurrà nella pratica clinica le conoscenze acquisite con l’evolversi della ricerca di base e, al contempo, permetterà di aggiungere conoscenza sulle relazioni geni-malattia-terapia che influenzano la diagnosi, la prognosi e la risposta alle terapie. Il sistema informativo implementato servirà a generare un sistema di immagazzinamento del dato NGS (Next Generation Sequencing) e di analisi per la visualizzazione delle caratteristiche salienti (gene, tipo di mutazione e localizzazione della mutazione). In sintesi, il sistema permetterà il mantenimento del dato grezzo di sequenza del DNA permettendo di incrementare le informazioni personali del paziente e la capacità di interpretazione del dato una volta acquisite nuove conoscenze.

Autori
Giulia Silveri università degli studi di trieste trieste italy
Agostino Accardo università degli studi di trieste trieste italy
Miloš Ajcevic università degli studi di trieste trieste italy
Federica De Dea università degli studi di trieste trieste italy

Torna su »

L'articolo PIATTAFORMA INFORMATICA PER LA MEDICINA DI PRECISIONE proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
I blocchi operatori delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie devono essere dotati di strumenti chirurgici sterili necessari alla realizzazione degli interventi. Dopo un’analisi dell’organizzazione delle sale operatorie e della centrale di sterilizzazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana è emerso che i blocchi operatori tendono ad immagazzinare kit chirurgici per fronteggiare la possibilità di un intervento non programmato. Per garantire la presenza di strumenti sterili nel blocco operatorio viene richiesta la sterilizzazione di strumentazione che non è strettamente legata alle liste operatorie previste per le successive 24 ore. Questo modus operandi provoca un sovraccarico di lavoro all’interno della centrale con conseguente possibilità che si verifichino ritardi nelle consegne dei kit chirurgici. La progettazione di un sistema automatizzato per la tracciabilità degli strumenti ha lo scopo di migliorare la gestione del flusso di lavoro nella centrale di sterilizzazione, permettendo di conoscere in tempo reale la posizione, la tipologia e la quantità dei kit presenti nel blocco operatorio ed evitando pertanto di processare la strumentazione già presente nel blocco stesso. Per questo progetto è stata scelta la tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) che permette il riconoscimento a distanza di un oggetto attraverso comunicazioni a radiofrequenza. Al kit chirurgico è accoppiato un transponder (Tag) in grado di comunicare via radio le informazioni richieste da un apposito lettore (Reader). I Tag resistono alle alte temperature delle autoclavi e lavorano nella banda di frequenze comprese tra 860 e 960 MHz, consentendo la loro lettura multipla. Il Reader è compatibile con i Tag, ha un’antenna con polarizzazione circolare che permette la lettura del Tag in ogni direzione ed è capace di leggere simultaneamente più Tag. Il progetto prevede il posizionamento di un Tag su ciascun cestello e di un Reader all’ingresso del blocco operatorio, sulla porta di ingresso della sala, sulla finestra di uscita degli strumenti sporchi e sulle varie postazioni della centrale di sterilizzazione. Con questo sistema automatizzato, diventa possibile tracciare i kit durante il loro percorso nel blocco operatorio e nella centrale, ridurre il loro numero in magazzino, automatizzarne la lettura, ottimizzare il flusso produttivo della centrale, ridurre i ritardi sulle consegne. I benefici introdotti ottimizzano l’efficienza e la qualità dei servizi offerti dall’Azienda.

Autori
Giuseppina Incoronata Palma università di pisa pisa italy
Lorenzo Sani estar toscana dipartimento tecnologie informatiche e sanitarie u.o.c. tecnologie sanitarie azienda ospedaliero universitaria pisana pisa italy
Andrea Ginghiali estar toscana dipartimento tecnologie informatiche e sanitarie u.o.c. tecnologie sanitarie azienda ospedaliero universitaria pisana pisa italy

Torna su »

L'articolo TRACCIABILITÀ AUTOMATICA DEI KIT CHIRURGICI NEL BLOCCO OPERATORIO E NELLA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
Introduzione. Nel processo di diagnosi e cura intervengono sempre più apparecchiature HW e SW atte a produrre dati sanitari digitali. In tema di “trattamento dati” il Regolamento Europeo 2016/679 introduce il concetto di accountability secondo il quale i titolari del trattamento devono adottare approcci e politiche che tengano conto del rischio. L’analisi dei rischi introdotti dal trattamento dei dati diventa lo strumento essenziale per determinare le attività critiche e costruire il “registro dei trattamenti”.
Materiali e Metodi. La rilevazione ed inventariazione degli applicativi software, richiesto tra l’altro dalla Circolare AGID n.1 del 17 marzo 2017, risulta essere fondamentale per la valutazione del rischio. Si propone come strumento di supporto all’attività di analisi una scheda di raccolta di informazioni relative sia alle caratteristiche HW e SW dell’apparecchiatura che al contesto di utilizzo. Tali informazioni concorrono sia alla valutazione e alla mappatura dei rischi, sia alla creazione di un nuovo indicatore per il calcolo dell’indice di priorità di sostituzione (IPS).
Risultati e Conclusioni. Si sta sperimentando l’applicabilità del metodo in due strutture sanitarie lombarde (ASST ed IRCCS). I primi risultati mostrano un elevato numero di apparecchiature elettromedicali che non risultano compliant alla norma, da ritenere non sicure, e per le quali si dovrà prevedere la sostituzione inserendole nel Piano Investimenti Aziendale.
Limiti e criticità. Il metodo proposto per l’analisi dei rischi (matrice di rischio) è di tipo qualitativo e permette di individuare tre macrocategorie da declinare ed approfondire per mezzo di metodi più sofisticati. Le organizzazioni sanitarie risultano impreparate, dal punto di vista organizzativo, ad adempiere al Regolamento in quanto manca una reale percezione del rischio e consapevolezza sul concetto di trattamento illecito. La tecnologia è in grado di offrire vantaggi immediati in termini di comunicazione e diffusione delle informazioni, ma senza una corretta informazione e formazione del personale il rischio è quello di sottovalutare ed ignorare gli aspetti necessari ad una gestione consapevole ed adeguata del dato informatizzato.

Autori
Ilde Maria Barbieri asst bergamo ovest treviglio italy
Camilla Cristina Catelli fondazione irccs ca’ granda ospedale maggiore policlinico milano italy

Torna su »

L'articolo L’INGEGNERIA CLINICA E LA SFIDA DEL GDPR 679/2016 proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
La Direttiva 2013/59/EURATOM ha introdotto nuovi obblighi legislativi relativamente alla gestione dei protocolli di acquisizione degli esami diagnostici radiologici e alla raccolta e monitoraggio dei dati dosimetrici, che impongono l’implementazione di supporti informatici specifici.
Molti degli adempimenti previsti dalla direttiva possono trovare piena attuazione solo disponendo di questi sistemi; fra i principali obblighi introdotti, si possono citare:
• la disponibilità dell’informazione relativa all’esposizione del paziente nel referto
• la disponibilità di una vasta statistica di valori dosimetrici legate alle diverse procedure per la progettazione di audit clinici
• la possibilità di costante verifica di eventuali superamenti dei livelli diagnostici di riferimento per consentire interventi correttivi. Questa pratica può essere attuata, ad esempio, attraverso l’introduzione di appositi sistemi di “alert” con particolare attenzione nelle procedure che riguardano pratiche speciali (procedure pediatriche e procedure implicanti alte dosi)
• la possibilità di disporre di un archivio di dati verificati, solidi e consistenti che gestisca le informazioni necessarie per gli adempimenti circa l’obbligo di archiviazione dei dati riguardanti CT e procedure interventistiche.
Al fine di raggiungere i suddetti outcome, la Funzione Ingegneria Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha coordinato un gruppo di lavoro, cui hanno partecipato i referenti del Dipartimento Diagnostica per Immagini e della Fisica Sanitaria, finalizzato all’acquisizione di un software di dose management, renderlo operativo e pienamente integrato nei processi assistenziali.
Durante il processo di valutazione sono stati presi in esame i seguenti elementi:
• Capacità di soddisfare i requisiti della Direttiva.
• Compatibilità con le tecnologie HW/SW presenti all’interno della struttura.
• Importazione dati, architettura, integrazioni e requisiti tecnici.
• Indicatori di dose assorbita ed efficace gestiti.
• Analisi dati, strumenti statistici, di controllo e reporting finalizzati a migliorare gli outcome di sicurezza, efficienza ed efficacia nella produzione.
• Modalità di assistenza tecnica e manutenzione
• Funzionalità accessorie
• Referenze
• Modalità di acquisizione proposte
Effettuata la scelta ed acquisizione del software più idoneo per le specifiche esigenze OPBG, è attualmente in corso l’installazione e messa a regime del sistema.

Autori
Luca Armisi funzione ingegneria clinica – ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Vittorio Cannatà fisica sanitaria – ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Jan Galo funzione ingegneria clinica – ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Carlo Capussotto funzione ingegneria clinica – ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Paolo Tomà dipartimento diagnostica per immagini, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Pietro Derrico direzione tecnologie, infrastrutture e governo dei rischi , ospedale pediatrico bambino gesù roma italy

Torna su »

L'articolo L’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2013/59/EURATOM COME OPPORTUNITÀ DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI AL PAZIENTE E OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI: L’ESPERIENZA DELL’OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
Le consulenze cardiologiche basate su esame elettrocardiografico (ECG) rappresentano un processo ampiamente diffuso in tutte le strutture sanitarie. La gestione ordinaria di tale processo, basata sul tracciato ECG stampato su carta, presenta le seguenti principali criticità:
• Richiesta di consulenza effettuata con mezzi non sempre tracciabili (ad es: telefono) o tracciati al di fuori dei sistemi informativi sanitari (ad es: email)
• Inserimento dati paziente manuale da parte dell’operatore (su tracciato o su elettrocardiografo).
• Necessità di invio fisico del tracciato in formato cartaceo, previo accordo con il medico refertante.
• Refertazione sul tracciato cartaceo, con firma autografa del medico refertante.
• Invio fisico del tracciato refertato in formato cartaceo.
• Inclusione fisica del tracciato in cartella, senza semplice possibilità di inclusione nei sistemi di repository aziendale.
• In generale, non ottimizzazione dei tempi impiegati e significativo rischio clinico e medico-legale.
Partendo da tali constatazioni, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha deciso di rimodulare il processo di consulenza ECG, attraverso una completa digitalizzazione, grazie all’acquisizione di un software di ECG Management.
Di seguito i principali vantaggi conseguiti:
• Richiesta tracciabile su order-entry aziendale.
• Inserimento dati paziente automatico direttamente dall’apparecchio ECG.
• Invio tracciato e lista di lavoro real-time.
• Refertazione avanzata (rielaborazione completa dei dati nativi, impiego filtri, zoom, misura automatica tempi, confronto precedenti, etc) da parte del cardiologo di guardia (ovunque sia), con firma digitale.
• Completezza del referto: data e ora di refertazione, nome refertatore, possibilità di addendum/correzioni del primo referto in modalità tracciata.
• Invio informatizzato del tracciato refertato al richiedente e su repository aziendale, a disposizione immediata del reparto richiedente.
• Possibilità di invio e teleconsulto da dispositivi mobili dentro e fuori OPBG.
Il sistema, superato il periodo di test presso la Cardiologia degenze, è attualmente in fase di estensione a tutti i reparti, con completamento stimato per il 3° trimestre 2018.

Autori
LUCA ARMISI funzione ingegneria clinica, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Jan Galo funzione ingegneria clinica, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Stefano Zanoni uoc cardiologia e aritmologia pediatrica, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Carlo Capussotto funzione ingegneria clinica, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Fabrizio Drago uoc cardiologia e aritmologia pediatrica, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy
Pietro Derrico direzione tecnologie, infrastrutture e governo dei rischi, ospedale pediatrico bambino gesù roma italy

Torna su »

L'articolo REVISIONE DEI PROCESSI DI CONSULENZA ECG CON L’IMPIEGO DI UN SOFTWARE DI ECG MANAGEMENT: L’ESPERIENZA DELL’OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ proviene da Convegno Nazionale AIIC.

Autori »
Lista completa degli autori

Area tematica
ICT ed informatica medica

Abstract
L’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione in sanità è in costante aumento e i domini dei sistemi informativi e dei sistemi biomedicali ormai hanno ambiti di sovrapposizione sempre più ampi, tanto che oggi si parla di “Sistemi Medicali”. La rapida digitalizzazione del settore sanitario, se da un lato comporta un miglioramento della qualità dei servizi offerti, dall’altro li espone al cyber risk; scopo di tali attacchi è il furto di dati personali (Data Breach) e/o la compromissione dei servizi sanitari (Denial of Service). Le disposizioni in materia da tenere bene in considerazione sono molteplici e tra queste citiamo il Regolamento (UE) 2016/679 G.D.P.R. del 24 maggio 2016, vigente da maggio 2018 che stabilisce nuovi requisiti minimi in termini di protezione dei dati sensibili; nonostante ciò il settore sanitario risulta ancora vulnerabile e poco sensibilizzato riguardo alle contromisure di cyber security necessarie. Il lavoro è stato svolto presso l’A.O.R.N. Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli in collaborazione con il Servizio di Ingegneria Clinica, il Servizio Informativo Aziendale, l’Università degli studi di Napoli Federico II e l’Azienda di Global Service Manutentiva Adiramef Group srl. L’obiettivo non è soltanto quello di fornire uno strumento di analisi che quantifichi e qualifichi il Rischio complessivo di Attacchi Informatici in sanità su Sistemi Medicali ma anche quello di proporre un modello di gestione del cyber risk che possa essere esteso e implementato, nel tempo, a tutte le realtà sanitarie.Ci si è posti il compito di contestualizzare il modello generalizzato di Risk Assesment all’Azienda Ospedaliera dei Colli in modo da poterlo applicare ai Sistemi Medicali, dando rilievo alle caratteristiche proprie della “safety”, della“privacy protection”e della “data and system security”. Attraverso l’ausilio di un pratico questionario, da compilare nella fase di collaudo del Sistema Medicale, è possibile stabilire il livello di Rischio di Attacchi Informatici su Sistemi Medicali, definito R.A.I.S.M.; dopodiché il modello di gestione del cyber risk per l’Azienda Ospedaliera, a seconda del RAISM riscontrato, suggerisce le contromisure tecnologiche, organizzative e tecniche da adottare per mettere in sicurezza l’apparecchiatura contro eventuali attacchi hacker, nel modo più sostenibile ed economico possibile.

Autori
Giovanni Natale ingegnere biomedicoclinico – adiramef group s.r.l. napoli italy
Francesco Sabbatino junior consultant engineering – altran italia s.p.a. napoli italy
Raffaele Carfora ingegnere biomedico/addetto ufficio progettazione gare – adiramef group s.r.l. napoli italy
Alessandro Pepino professore ordinario – università degli studi di napoli federico ii napoli italy
Gianluca Giaconia responsabile settore ingegneria clinica e direttore f.f. u.o.c. provveditorato – a.o. dei colli napoli italy

Torna su »

L'articolo CYBER SECURITY PER SISTEMI MEDICALI: ELABORAZIONE DI UN MODELLO DI GESTIONE DEL CYBER RISK proviene da Convegno Nazionale AIIC.