AFFILIAZIONE
ordingbo – n. 4950

AUTORE PRINCIPALE
Ing. Spiezia Franco Massimo

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Spiezia Franco Massimo – ordingbo – n. 4950, bologna

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
Partendo da una ricerca effettuata al servizio di Tecnologie Biomediche dell’Ospedale Universitario Sant’Orsola di Bologna nel 1997, Un gruppo di Ingeneri (tra cui l’Ing. Franco Massimo Spiezia), ricercatori pionieri di questo settore, costruiscono schede di verifica e protocolli procedurali che creeranno i presupposti per l’apertura dei mercati (in totale rispetto di Qualità e Sicurezza) per operatori di parte terza nella Gestione delle Manutenzioni del Parco tecnologico Ospedaliero, dando vita ai “Servizi per La Sanità” che poi diventeranno il “Clinical Service Europe ( dopo integrazione ed Armonizzazione dei sistemi di gestione)- in General Electric) , il “Multivendor Service” (che includerà anche la tecnologia Radiologica, fino a diventare Global Service, integrando con lo stesso principio la gestione, oculata e rigorosamente rispettosa di qualità e sicurezza, di ogni tecnologia Ospedaliera destando l’interesse di diverse Multinazionali del HealthCare, già operanti nel settore come “Original Equipment Manufacturer”.
Molti di loro confluiranno all’interno di Multinazionali o nel settore pubblico, curandone ancor più lo sviluppo e l’evoluzione dei Sistemi di Gestione in un continuo miglioramento, lavorando sulla sua internazionalizzazzazione , sullo sviluppo del Business e i piani di innovaziona mantenendo lo stesso spirito pionieristico di un tempo .
Ora, seppure molti di loro , hanno evoluto le loro posizioni lavorative in ambiti differenti, con lo stesso spirito pionieristico applicano l’innovazione nei protocolli già definiti un tempo creando nuovi paradigmi e modelli di attuazione anche con l’ausilio della Information Technology per la trasformazione inclusiva con l’ IIOT, con il remote control ed il Machine learning el’AI ed in generale di tutte le tecnologie abilitanti 4.0 ( già proiettati verso soluzioni 5.0) –

Ing. Franco Massimo Spiezia

 

 

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AFFILIAZIONE
ares sardegna

AUTORE PRINCIPALE
Ing Balloccu Martina

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GRUPPO DI LAVORO
Ing Balloccu Martina – ares sardegna, cagliari
Ing Meloni Carla – ares sardegna, cagliari
Ing Podda Barbara – ares sardegna, cagliari

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
La raccolta informatizzata delle richieste delle tecnologie consente alle Aziende Sanitarie pubbliche di effettuare una stima delle fonti di finanziamento europee, nazionali e regionali da richiedere in conto capitale per il soddisfacimento del proprio fabbisogno.
Tale informatizzazione, consente di ottenere un database consistente, di elaborare le informazioni e integrarle con il sistema di monitoraggio proposto.
Le Aziende Sanitarie Pubbliche, definiscono la programmazione biennale degli acquisti così come sancito dall’art.21 del Codice Appalti.
Al fine di redigere una programmazione coerente con le esigenze è necessario effettuare la raccolta puntuale delle richieste, seguita da un’attenta analisi delle stesse. Tuttavia imprevisti legati all’obsolescenza o richieste non pervenute nei termini alimentano il processo di raccolta del fabbisogno anche dopo la definizione degli acquisti in programmazione ed è necessario molto spesso valutare se procedere all’acquisizione delle tecnologie richieste. La progettazione dello strumento proposto si inserisce a supporto della raccolta delle richieste delle diverse Aziende Sanitarie Locali del SSR e ha come scopo quello di automatizzare il monitoraggio delle risorse finanziare, garantendo una risposta immediata sulle disponibilità dei residui dei finanziamenti in conto capitale o la possibilità di individuare un’eventuale soluzione alternativa da bilancio di esercizio per coprire fabbisogni di tecnologie non programmate e non differibili. Allo stato attuale, lo strumento descritto è in fase di progettazione e solo parzialmente implementato. Al fine di renderlo fruibile sarà necessario infatti sviluppare un applicativo dedicato.
Lo strumento proposto si articola in diversi step:
1 ricezione della richiesta tramite form automatizzato;
2 check con la programmazione;
3 se la richiesta non è presente in programmazione, check su eventuali altre richieste;
4 check sui residui dei finanziamenti;
5 valutazione sulla necessità di erogare la richiesta fuori programmazione;
6 se i finanziamenti residui non sono sufficienti per evadere la richiesta effettuare un’analisi di priorità o valutare l’opportunità di un’eventuale formula alternativa di acquisto da bilancio di esercizio;
In un contesto in cui le risorse sono limitate, lo strumento proposto consente il monitoraggio delle fonti di finanziamento ricevute garantendo la copertura finanziaria di tutte le procedure programmate e di quelle non programmate ma non differibili.

 

 

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ingegnere biomedico & specialista di prodotto presso cao srl

AUTORE PRINCIPALE
Dott. Ing. Puntoni Vittorio

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GRUPPO DI LAVORO
Dott. Ing. Puntoni Vittorio – ingegnere biomedico & specialista di prodotto presso cao srl, roma
Prof. Ing. Silvestri Sergio – misure e strumentazione biomedica, università campus bio-medico, roma
Ing. Masselli Grazia Maria Pia – servizio di ingegneria clinica, ospedale campus bio-medico, roma

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
Poiché la gestione e la manutenzione delle apparecchiature biomediche costituiscono un notevole impegno economico per le aziende ospedaliere, lo scopo del presente lavoro è quello di fornire un efficace strumento matematico-statistico, la distribuzione parametrica di Vilfredo Pareto, per consentire sia una rapida analisi dei costi che la loro ottimizzazione al fine di garantire la sostenibilità delle spese. Il principio di Pareto afferma che circa il 20% delle cause produce l’80% degli effetti e il suo obiettivo è determinare la minoranza delle cause che hanno un maggior effetto sul sistema e di conseguenza ottimizzarlo. Nel presente studio la “Legge 80-20” viene utilizzata nella valutazione ed ottimizzazione sia dei valori di acquisto delle apparecchiature biomediche che dei costi di manutenzione delle tecnologie presenti nell’ospedale Campus Bio-Medico negli anni 2015-2016-2017-2018-2019-2020.
L’approccio metodologico adottato per perseguire gli obiettivi si è basato empiricamente in primo luogo sulla raccolta di dati dal Software gestionale InfoHealth e, solo successivamente, costruendo i diagrammi di Pareto come segue: sull’asse X è stato disposto il numero di apparecchiature, dalla più costosa alla meno costosa, mentre, sull’asse Y, è stato rappresentato il loro valore cumulato. In questo modo, tracciando la curva cumulativa (nota anche come curva di Lorenz) è facile individuare la percentuale di elettromedicali che ha un maggiore impatto sulle spese gestionali. A titolo esemplificativo, mostriamo al lettore la figura n. 2 (slide 5 del ppt caricato) relativa all’’ultimo anno di analisi che rappresenta il diagramma di Pareto riferito ai costi di manutenzione delle apparecchiature biomediche per l’anno 2020.
Applicando la “Legge 80-20” è chiaro che, l’80% del valore cumulato del costo di manutenzione dovrebbe rientrare entro il 20% delle apparecchiature in esercizio, eppure, considerando la presenza di macchine ad alta tecnologia come diversi acceleratori lineari e TC dal costo di manutenzione superiore ai 200.000 € risulta che l’80% del valore cumulato del costo di manutenzione rientra nel solo 11% delle tecnologie sanitarie. Di conseguenza, per minimizzare i costi di manutenzione sarà necessario razionalizzare il costo di manodopera del solo l’11% delle apparecchiature (le più costose), ottimizzando così l’80% dell’importo annuale di manutenzione..

 

 

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althea italia

AUTORE PRINCIPALE
Ing. Romano Vincenzo

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Esposito Pina – università federico ii di napoli, napoli
Ing. Romano Vincenzo – althea italia, roma
Prof. Bifulco Paolo – università federico ii di napoli, napoli

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
Il presente elaborato descrive il concetto di telemanutenzione applicato ai servizi di gestione e manutenzione dei dispositivi elettromedicali, attraverso l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia: gli
smart glasses per Realtà Aumentata. Inizialmente sono state presentate le attività e i servizi che presta l’Ingegneria Clinica e quindi l’azienda con la quale ho collaborato Althea S.p.A., ponendo attenzione
all’importanza della manutenzione dei dispositivi medici per garantire sicurezza e affidabilità all’intera azienda sanitaria. È stato ampiamente trattato il tema dell’Augmented Reality, partendo dai cenni storici,
descrivendo i fattori alla base di un sistema AR, quindi le varie fasi che lo caratterizzano e il modo in cui questa tecnologia riesce ad interagire attraverso vari tipi di sensori. Si è passato alla descrizione
dell’hardware, quindi ai vantaggi legati all’utilizzo di sistemi hands-free, per poi elencare tutti gli ambiti di applicazione di questi sistemi e valutare i vari devices in commercio. Nel capitolo finale si evidenziano gli
obiettivi e gli scopi di questo progetto e le varie fasi che hanno portato alla sua realizzazione. Le ricerche di mercato e un’attenta valutazione delle offerte ha portato al confronto tra due soluzioni proposte e
all’applicazione della soluzione sul campo. Col presente elaborato, si vuole dimostrare che l’applicazione della telemanutenzione supportata da smart glasses per AR porta a notevoli vantaggi sia in termini
economici che in termini temporali, aumentando non solo l’efficacia e l’efficienza dei servizi ma anche la sicurezza nell’ambiente sanitario.

 

 

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asst spedali civili

AUTORE PRINCIPALE
Ing Viganò Gian Luca

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GRUPPO DI LAVORO
Ing Viganò Gian Luca – asst spedali civili, brescia
Ing Capuzzo Martina – asst spedali civili, brescia
Ing Duri Claudia – asst spedali civili, brescia
Ing Ignoti Lucia Maria – asst spedali civili, brescia
Ing Boniotti Cinzia – asst spedali civili, brescia
Dr Verga Matteo – politecnico di milano, milano
Dr Picozzi Paola – politecnico di milano, milano
Dr De Paola Sara – politecnico di milano, milano

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
La digitalizzazione aziendale volta alla gestione operativa del ciclo di vita delle tecnologie e all’ottimizzazione dei processi è una delle sfide che nell’attuale periodo coinvolge tutti i servizi di Ingegneria Clinica.
In quest’ottica, l’Unità Operativa Complessa (UOC) Ingegneria Clinica dell’ASST Spedali Civili ha deciso di sviluppare un unico portale per la gestione di tutte le attività, al fine di rispondere alle seguenti esigenze:
• informatizzazione dei processi amministrativi e tecnici ad oggi gestiti in cartaceo
• integrazione del sistema con i software di terze parti già in uso e con gli strumenti informatici aziendali di concerto con l’UOC Information and Communication Technologies (ICT)
• monitoraggio degli indicatori di efficacia ed efficienza tramite la creazione di un cruscotto direzionale
• gestione delle richieste di intervento da parte delle unità operative tramite un algoritmo di prioritizzazione
• monitoraggio delle principali attività manutentive
• monitoraggio dell’utilizzo delle apparecchiature e sviluppo di indicatori a supporto dell’HTA
• compilazione da parte dei fornitori di un form dedicato alla raccolta dei dati d’ingresso di tutte le apparecchiature
• tracciabilità delle principali azioni intraprese utilizzando il software.
L’Ingegneria Clinica, per progettare, implementare e configurare il sistema informatizzato, ha condotto diversi incontri con un team multidisciplinare composto da: un partner tecnologico per lo sviluppo della parte informatica del software, individuato tramite procedura aperta; ICT aziendale per l’integrazione e la sicurezza informatica; due tesiste magistrali del Politecnico di Milano.
La cooperazione tra le diverse parti ha portato allo sviluppo di un software utilizzando le ultime tecnologie disponibili su web:
• single page application fruibile attraverso tutti i moderni browser, sia da pc che da mobile
• hosting su cloud che garantisce sicurezza dei dati e scalabilità
• autenticazione integrata con Active Directory aziendale on Premise
• processo di aggiornamento software semplificato, che non richiede installazione e upgrade di client desktop
• interfaccia user friendly e customizzabile.
L’innovazione che apporterà il Software determina un cambio di mentalità lavorativa, rivoluzionando l’attuale metodica di lavoro parcellizzata, riorganizzando ed agevolando le attività ordinarie dell’Ingegneria Clinica in un’unica soluzione digitalizzata di lavoro.

 

 

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asst papa giovanni xxiii

AUTORE PRINCIPALE
ING. ZANARDI ALESSANDRA

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GRUPPO DI LAVORO
ING. ZANARDI ALESSANDRA – asst papa giovanni xxiii, bergamo

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
Conoscere numero e localizzazione esatta degli Asset all’interno di una azienda ospedaliera è essenziale, ma allo stesso tempo molto complesso. Nuovi acquisti, dismissioni, spostamenti non tracciati delle attrezzature tra reparti sono una parte del problema che si è ulteriormente aggravato durante e dopo il periodo emergenziale conseguente alla pandemia. L’esigenza di mappare in modo puntuale la dotazione tecnologica (e non solo) è legata a problematiche di sicurezza e a vincoli di certificazione del bilancio. Il ricorso a periodici inventari manuali è stata la soluzione adottata fino a questo momento, con evidenti limiti legati al costo e alla mancanza dell’informazione real time. Attualmente le moderne strutture ospedaliere presentano reti cablate di alta qualità e l’evoluzione tecnologica ci fornisce soluzioni sw e hw di asset tracking (come nel caso della tecnologia BTLE e RFID). Sono sistemi già ampiamente utilizzati nel settore delivery per il tracciamento di oggetti che per loro natura vengono costantemente movimentati, nonché impiegati per la semplificazione delle procedure di inventariazione. L’UOC Ingegneria clinica della ASST Papa Giovanni XXIII ha promosso un progetto per l’identificazione real time degli ASSET elettromedicali, coordinandosi con la struttura ICT e la struttura UOC Tecnico Patrimoniale per le parti del patrimonio di rispettiva competenza. Mediante l’utilizzo di antenne cablate installate in punti strategici, la tecnologia BTLE scelta per i tag destinati ai dispositivi mobili consente di tracciare costantemente la posizione della strumentazione, mentre la tecnologia RFID identificata per le etichette della parte di strumentazione non mobile, attraverso codici a barre e lettori appositi, consente di automatizzare la parte di trasposizione dei dati inventariali limitando gli errori e decrementando le tempistiche. Il progetto è stato sviluppato come estensione del progetto di monitoraggio dei tempi di sala operatoria e dei trasporti dei pazienti nei tragitti reparto-blocco operatorio. Questa sinergia ha consentito di diminuire i costi per l’estensione a tutti i reparti e ambulatori delle antenne di rilevazione. Il progetto è arrivato alla fase della procedura di acquisto dopo aver superato un primo periodo di sperimentazione svolta in reparto pilota. Sono stati identificati gli apparecchi mobili maggiormente critici e la tipologia di tag idonea, in termini sia di durata delle batterie sia di dimensioni del tag stesso.

 

 

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azienda ospedaliera di alessandria

AUTORE PRINCIPALE
Bellini Roberta

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GRUPPO DI LAVORO
Bellini Roberta – azienda ospedaliera di alessandria, alessandria

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
Le aziende sanitarie dispongono di una moltitudine di dati spesso poco utilizzati o difficilmente intellegibili
Utilizzare al meglio i dati è insieme la sfida ma anche la principale opportunità per l’innovazione del SSN. I dati attualmente prodotti in quantità dai moderni sistemi diagnostici, assieme a quelli raccolti nel percorso clinico e terapeutico dei pazienti, hanno un potenziale enorme per il miglioramento di tutto il patient journey, nonchè dell’innovazione e ricerca.
Dallo sviluppo del farmaco all’assistenza clinica, attingere ai dati del mondo reale consente di ridurre le inefficienze e colmare le lacune che nascono dalla gestione in silos delle informazioni generate da tutti gli attori che concorrono al patient journey. L’accesso al dato e la sua fruizione ottimale permettono infatti una maggiore efficienza dei processi ospedalieri in termini di gestione del rischio clinico del paziente, riduzione dei tempi di degenza e riduzione dei costi.
Il nostro progetto ha portato alla costruzione e diffusione di un sistema di BI che consentisse di rendere intellegibili e utilizzabili i dati a disposizione dell’azienda, sia consolidati che live, sia interni che relativi alla mobilità passiva, sia per unità operativa che per azienda e piattaforma produttiva (degenze, sale operatorie, ambulatori,..), che fosse base di costruzione di percorsi di miglioramento misurabili ex-ante ed ex post (riduzione deg media, efficientamento blocchi operatori, analisi di case mix e associazione col personale, efficientamento utilizzo fattori produttivi, tempi di boarding in PS,…)
Elemento di successo è stata la costruzione integrata con il middle management sanitario e la direzione strategica e l’autonomia nella gestione della piattaforma.

 

 

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azienda ospedaliera di alessandria

AUTORE PRINCIPALE
Bellini Roberta

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GRUPPO DI LAVORO
Bellini Roberta – azienda ospedaliera di alessandria, alessandria

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
PREMESSA
Il processo di ricovero riveste un’importanza strategica all’interno delle organizzazioni sanitarie essendo l’asset economico-organizzativo insieme alle sale operatorie. La degenza medica non è stata oggetto del percorso di miglioramento organizzativo attuato sulla degenza chirurgica ed è ancora oggetto di eccessiva variabilità e di scarsa standardizzazione. A ciò si aggiunge che le degenze prolungate sono causa di complicanze e hanno un impatto negativo sulla salute.
OBIETTIVI
Creare un sistema di monitoraggio dei principali indicatori di processo e un’attività di elaborazione, condivisione e controllo degli obiettivi di budget, individuare buone prassi organizzative da attuare immediatamente al fine di creare le condizioni per un miglioramento organizzativo che riguardasse le strutture del Dipartimento Internistico che svolge una funzione essenziale di ricovero in urgenza da pronto soccorso.
METODOLOGIA
Coinvolgimento delle 11 Strutture Complesse e 2 Semplici del Dipartimento, 10 delle quali dotate di posti letto per un totale di 210 posti letto complessivi e la Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia d’Urgenza, coinvolgimento del Direttore medico e del responsabile infermieristico, programmazione di riunioni mensili con i Direttori di Struttura e definizione e attuazione di un piano di miglioramento continuo con progetti e gruppi di lavoro dedicati.
PIANO DI IMPLEMENTAZIONE E FOLLOW UP
Il progetto si è articolato in 3 fasi:
– Individuazione dei problemi da risolvere: macroanalisi dei ricoveri, confronto DRG con dati regionali e nazionali, analisi della situazione organizzativa interna e del processo di ricovero
– Individuazione e analisi delle variabili dei clinico-organizzative: attraverso un’analisi multivariata si sono isolate le variabili riguardanti la variabilità giornaliera e settimanale del processo di ricovero.
– Individuazione di ambiti di intervento e definizione degli obiettivi anno successivo: alcuni elementi organizzativi decisivi nella determinazione del buon funzionamento del processo
– Diffusione della conoscenza, creazione di consapevolezza e allineamento delle persone coinvolte nel processo di cambiamento: utilizzo di riunioni settimanali su ricoveri lunghi e mensili di condivisione dei dati e delle buone prassi, focus group, tavoli di lavoro specifici su segmenti definiti di processo
– Presentazione dei risultati conseguiti: alla Direzione Generale, ai Direttori di dipartimento e di struttura

 

 

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azienda ospedaliera sant’orsola

AUTORE PRINCIPALE
Ing. De Gennaro Laura

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. De Gennaro Laura – azienda ospedaliera sant’orsola, bologna
Ing. Di Palma Luisa – azienda ospedaliera sant’orsola, bologna

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
INTRODUZIONE: In risposta all’esigenza di ottimizzazione del piano delle sostituzioni delle apparecchiature e del rinnovo tecnologico dell’Azienda Ospedaliera di Bologna, unitamente alla necessità di risanare il rallentamento delle sostituzioni causato dalla gestione dell’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, è stato sviluppato un nuovo Indice di Priorità di Sostituzione (IPS)
OBIETTIVO DELLO STUDIO: Individuazione di dati di rapida acquisizione, facilmente reperibili e quantificabili, da inserire in un cruscotto multiparametrico di un IPS affidabile per la definizione del Piano delle Sostituzioni delle apparecchiature al fine di prevedere fuori uso ed evitare acquisizioni in emergenza.
MATERIALI E METODI: Imprescindibile è stato l’uso del software gestionale del SIC che ha consentito di individuare i dati di maggiore interesse tra quelli disponibili. Si è scelto come modello il primo IPS implementato da Fenningkoh con parametri quantizzati attraverso una logica binaria (maggiore o minore di) oppure a valore crescente a seconda del rischio connesso all’ambito (da 0,5 a 2 con passo di 0,5). Il settore della manutenzione descrive l’affidabilità e la disponibilità dell’apparecchiatura attraverso formule e indici quantificabili: MTBR e MTTR, utilizzati per l’individuazione dei parametri legati allo stato manutentivo dell’apparecchiatura. Altri due parametri fondamentali inclusi in tale studio sono la funzione e l’ubicazione dell’apparecchiatura che, combinati tra loro, permettono di suddividere, mediante una soglia definita, le apparecchiature di differente criticità tra reparti critici e non. L’elemento di contestualizzazione dell’apparecchiatura è valutato attraverso parametri mediati su tutti gli esemplari della stessa classe presenti in uno specifico reparto oppure dell’installato complessivo di una classe di apparecchiature presente in Azienda. Completano il quadro d’insieme i parametri dedicati all’andamento manutentivo degli ultimi 3 anni di vita del bene.
RISULTATI: Il valore di IPS permette di definire le priorità. Il primo focus si è posto sul 25% (customizzabile) delle apparecchiature analizzate con IPS più alto; il secondo focus viene posto sulle apparecchiature con combinazione di funzione e ubicazione più critica. In questo modo si ha la suddivisione della % individuata in 2 gruppi di priorità (GP1, GP2) per la valutazione della loro sostituzione.

 

 

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althea italia spa

AUTORE PRINCIPALE
Ing. D’Agostino Giuseppe

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. D’Agostino Giuseppe – althea italia spa, roma
Ing. D’Antò Michela – irccs g. pascale, napoli
Sig. Coppola Ciro – althea italia spa, roma

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
ABSTRACT: Il cross-controllo funzionale di un termometro digitale a IR
Autori: Ing. Giuseppe D’Agostino, Ing. Michela D’Antò, Sig. Ciro Coppola
Obiettivo
La pandemia da nuovo coronavirus Sars-Cov2 ha introdotto nella vita quotidiana delle nuove abitudini. Tra queste la misurazione della temperatura corporea rappresenta un’efficace misura di contenimento dell’infezione da Covid-19. Ma quanto sono affidabili le misure eseguite con i consueti termometri digitali a infrarosso? Il presente lavoro vuole fornire un metodo di valutazione della veridicità della misura di temperatura effettuata con i termometri digitali a raggi infrarossi.
Metodo
Per valutare il corretto funzionamento di un termometro digitale a IR e la congruità della temperatura da esso rilevata, si è pensato ad una cross-controllo funzionale: partendo dal controllo funzionale di un bagnetto termostatico, si intende misurare la temperatura dell’acqua in esso contenuta con l’ausilio di un termometro certificato per compararla alla temperatura della stessa acqua misurata con un termometro a IR. L’idea nasce partendo dalle seguenti considerazioni: il termometro digitale a IR calcola la temperatura del corpo umano rilevando la radiazione elettromagnetica infrarossa emessa; l’acqua e il corpo umano hanno lo stesso valore di emissività pari a 0,98 e quindi ad una certa temperatura entrambi emettono le radiazioni con uguale intensità. Per il cross-controllo funzionale è necessario utilizzare un termometro certificato che abbia la stessa precisione di misura del termometro digitale a IR. Tenendo in considerazione il fine clinico dell’apparecchiatura sottoposta al test, per l’esecuzione del cross-controllo funzionale si utilizza come range di temperatura test l’intervallo che va da 30°C a 40°C.
Conclusioni
La misura rilevata con il termometro digitale a IR under test può definirsi congrua se soddisfa il criterio di compatibilità delle misure: due misure della stessa grandezza sono compatibili, ossia non statisticamente discrepanti, se la loro differenza cade all’interno dell’errore sperimentale, cioè se i rispettivi intervalli di incertezza hanno intersezione non nulla. Pertanto, avendo note le tolleranze del termometro certificato e del termometro digitale a IR, rispettivamente Δ_C e Δ_IR, la temperatura misurata con il termometro certificato T_C e la temperatura misurata con il termometro digitale a IR T_IR sono compatibili se e solo se:
[T_C-Δ_C;T_C+Δ_C ] ⋂[T_IR-Δ_IR;T_IR+Δ_IR ]≠0

 

 

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