<\/a><\/p>\nGRUPPO DI LAVORO<\/span><\/strong>
\ndottoressa Bongiorno Giulia<\/strong> – friuli riabilitazione, roveredo in piano (pordenone)<\/i>
dottor Miceli Luca<\/strong> – irccs cro di aviano, aviano (pordenone)<\/i> <\/p>\nAREA TEMATICA<\/span>
\n<\/strong>Applicazioni innovative di bioingegneria<\/p>\nABSTRACT<\/span>
\n<\/strong>La patologia oncologica mammaria rappresenta una sfida per il riabilitatore poich\u00e8, a fronte di una lunga sopravvivenza garantita dalle moderne cure, colpisce donne spesso giovani con necessit\u00e0 di reinserimento sociale, familiare e lavorativo dopo l’intervento chirurgico. Il problema principale risiede nel costruire un percorso fisioterapico peculiare per l’articolazione della spalla omolaterale alla chirurgia. In un’epoca di medicina personalizzata non possiamo pi\u00f9 accontentarci di un trattamento standard dopo le cure etiologiche, dobbiamo costruirne uno dedicato per ogni paziente. All’IRCCS CRO di Aviano si \u00e8 creato in percorso virtuoso che vede insieme il medico del dolore e la fisioterapista responsabile del percorso riabilitativo. Le donne operate al seno che ne abbiano necessit\u00e0 vengono dapprima valutate dalla fisioterapista, la quale esegue una valutazione dell’assetto muscolare, spesso tralasciato dai riabilitatori ospedalieri (nonostante sia ormai noto che la sarcopenia, ovvero la perdita di massa e forza muscolare, si accompagna spesso a tale tipo di neoplasia), mediante bilancia impedenzionetrica (per avere informazioni sulla quantit\u00e0 di massa muscolare della paziente), esame dinamometrico (hand grip, per avere informazioni sulla forza della paziente), giungendo cos\u00ec ad un indice di qualit\u00e0 del muscolo (forza \/massa). Tale valutazione viene poi corredata dalla misura di un indice di sarcopenia ottenuta dall’ecografia del muscolo vasto laterale della coscia. Ottenute tali informazioni la fisioterapista valuta l’eventuale dolore all’articolazione della spalla, che renderebbe difficoltosa la ripresa motoria e, in caso positivo, invia la paziente al medico del dolore, che effettua se necessario un trattamento di neuromodulazione del nervo sovrascapolare omolaterale mediante radiofrequenza pulsata. Si giunge infine alla valutazione cinematica propriamente detta della spalla, mediante sensore inerziale (per ottenere angolo massimo di movimento, indice di fluidit\u00e0 del movimento o di Jerk), contributo muscolare (tramite elettromiografia di superficie) dei singoli muscoli coinvolti nel movimento. Con tali informazioni l’analisi pu\u00f2 dirsi completa, ripetibile e oggettiva, rendendo ogni percorso fisioterapico unico. Tali analisi sono ripetibili in occasione dei controlli periodici in istituto, in maniera da valutare, nel caso di pazienti residenti a distanza e non seguite dall’istituto, la bont\u00e0 del loro percorso riabilitativo.<\/p>\n <\/p>\n