AFFILIAZIONE
fondazione monasterio
AUTORE PRINCIPALE
Ing Romeo Maria Rita
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GRUPPO DI LAVORO
Ing Romeo Maria Rita – fondazione monasterio, massa
Dr Solinas Marco – fondazione monasterio, massa
Ing Nardone Annalisa – fondazione monasterio, massa
AREA TEMATICA
Esperienze di valutazione delle tecnologie
ABSTRACT
La stenosi valvolare aortica (SA) è una condizione cronica ad andamento progressivo altamente invalidante che colpisce circa il 2-7% della popolazione sopra i 65 anni di età. A causa del progressivo invecchiamento della popolazione, SA avrà un impatto sempre maggiore sul sistema sanitario. Il gold standard per il trattamento di SA è la sostituzione chirurgica della valvola con protesi biologica o meccanica (SAVR). I casi di SA sintomatici non trattati con SAVR presentano una prognosi severa, con un tasso di sopravvivenza a 3 anni < 30%. Nei casi elettivi la mortalità operatoria è ≈ 2-3% e negli ultraottantenni è <10%.
L’analisi svolta ha avuto come focus l’impatto economico del re-intervento dovuto a deterioramento strutturale di protesi biologica (SVD), allo scopo di evidenziare l’impatto sociale ed etico sulla popolazione considerati i rischi relativi di una nuova procedura chirurgica.
È stata svolta una analisi di costo con 3 scenari differenti su un campione di 800 pazienti sottoposti a intervento con i seguenti device, di cui si riportano tasso re-intervento a 5 anni e costo procedura (esclusi i costi del personale e farmaci):
1) Edwards Magna Ease: 0,7% , 16.684€
2) Medtronic Avalus: 3,4% , 15.784€
3) Abbott Trifecta: 4,7%, 15.909€
Per diminuire il livello di incertezza relativo ai dati di letteratura è stata effettuata una analisi Montecarlo e una analisi di sensitività probabilistica sui tassi di re-intervento relativi ai singoli device su 1000 interventi.
In caso di re-intervento per SVD si hanno 2 opzioni: una nuova SAVR o un impianto percutaneo di Valve in Valve. Questa seconda opzione comporta un aumento dei costi di procedura e di re-intervento dovuto all’elevato costo del dispositivo (≈19.000€).
Il costo di re-intervento chirurgico a 5 anni su 800 pazienti è stato di 93.192€ [89.958-96.561] , 427.027€ [427.027-441.202] , 598.440€ [576.947-619.618] rispettivamente per scenario 1) , 2) e 3).
Il costo di re-intervento percutaneo a 5 anni su 800 pazienti è stato di 129.907€ [129.462-130.356] , 629.980€ [609.262-652.413], 871.735€ [840.223-901.944] rispettivamente per scenario 1) , 2) e 3).
In conclusione, l’utilizzo di device con outcome clinici e strutturali adeguati a medio-lungo termine è fondamentale per erogare cure sempre più appropriate. I criteri per valutare i dispositivi in esame, quindi, non possono limitarsi al costo, ma devono considerare l’impatto sociale che alti tassi di re-intervento per SVD comporterebbero su SSR.