AFFILIAZIONE
irccs g. gaslini
AUTORE PRINCIPALE
Ing. Oddera Laura
VALUTA IL CHALLENGE
Registrazione obbligatoria. Una valutazione consentita
[ratingwidget]
GRUPPO DI LAVORO
Ing. Bruno Urbina Ezio Nicolàs irccs g. gaslini
AREA TEMATICA
Progettazione e progettazione funzionale
ABSTRACT
Il Gaslini si sta apprestando a diventare il Nuovo Gaslini, grazie alla realizzazione di un nuovo padiglione (Padiglione Zero), che racchiuderà tutta l’alta intensità di cura, ed alla rifunzionalizzazione dei padiglioni esistenti, tutto in realizzazione con lo strumento del Parternariato Pubblico Privato.
L’obiettivo è essere un Ospedale elastico e flessibile a 360° (in termini di strutture, di ambienti e spazi che sappiano sostenere l’evoluzione nel tempo, di dotazione tecnologica che si adatti ai cambiamenti, di organizzazione), con modello organizzativo basato sull’intensità di cura, che garantisca un’ottimale operatività del personale e conseguentemente la miglior assistenza specialistica ai piccoli pazienti, al centro della visione dell’Istituto.
Lo strumento del PPP ha consentito di consultare il mercato ed identificare il progetto ritenuto preferibile ed attualmente in fase di progettazione esecutiva, secondo il modello sanitario multidisciplinare One Health.
Tutto questo si sta attuando con strumenti di Building Information Modeling, che racchiudono, in un unico tool, informazioni integrate su contenitore e contenuto, applicando quindi i concetti di flessibilità anche nelle attività di progettazione. Gruppi di lavoro multidisciplinari e tra loro integrati, grazie ad un’attenta cabina di regia, stanno così analizzando ed affinando i layout dei singoli piani, navigando tra gli spazi, potendo effettuare un efficace studio degli stessi, delle dotazioni tecnologiche, della conseguente operatività all’interno dei locali, dei percorsi e delle loro possibili connessioni, grazie alla loro percezione “fisica”.
Si prenda in considerazione, ad esempio, la piattaforma di Terapia Intensiva e semintensiva pediatrica. Questa modalità di lavoro ha consentito di analizzare nel dettaglio il percorso di pazienti in condizioni di emergenza, così come le attività condotte intorno al paziente e le conseguenti necessità (specifica posizione di lavandini, porte ecc) o la posizione di un ambulatorio per esterni, che trovato ottimale collocazione inaspettatamente nel cuore dell’area, in un punto baricentrico per il personale ed al contempo raggiungibile dall’esterno.
Il BIM consente di gestire al meglio la progettazione funzionale, ottenendo un progetto che garantisce la miglior operatività possibile all’interno del nuovo padiglione, che conterrà al suo interno una grande parte delle attività dell’Istituto.
L’obiettivo è essere un Ospedale elastico e flessibile a 360° (in termini di strutture, di ambienti e spazi che sappiano sostenere l’evoluzione nel tempo, di dotazione tecnologica che si adatti ai cambiamenti, di organizzazione), con modello organizzativo basato sull’intensità di cura, che garantisca un’ottimale operatività del personale e conseguentemente la miglior assistenza specialistica ai piccoli pazienti, al centro della visione dell’Istituto.
Lo strumento del PPP ha consentito di consultare il mercato ed identificare il progetto ritenuto preferibile ed attualmente in fase di progettazione esecutiva, secondo il modello sanitario multidisciplinare One Health.
Tutto questo si sta attuando con strumenti di Building Information Modeling, che racchiudono, in un unico tool, informazioni integrate su contenitore e contenuto, applicando quindi i concetti di flessibilità anche nelle attività di progettazione. Gruppi di lavoro multidisciplinari e tra loro integrati, grazie ad un’attenta cabina di regia, stanno così analizzando ed affinando i layout dei singoli piani, navigando tra gli spazi, potendo effettuare un efficace studio degli stessi, delle dotazioni tecnologiche, della conseguente operatività all’interno dei locali, dei percorsi e delle loro possibili connessioni, grazie alla loro percezione “fisica”.
Si prenda in considerazione, ad esempio, la piattaforma di Terapia Intensiva e semintensiva pediatrica. Questa modalità di lavoro ha consentito di analizzare nel dettaglio il percorso di pazienti in condizioni di emergenza, così come le attività condotte intorno al paziente e le conseguenti necessità (specifica posizione di lavandini, porte ecc) o la posizione di un ambulatorio per esterni, che trovato ottimale collocazione inaspettatamente nel cuore dell’area, in un punto baricentrico per il personale ed al contempo raggiungibile dall’esterno.
Il BIM consente di gestire al meglio la progettazione funzionale, ottenendo un progetto che garantisce la miglior operatività possibile all’interno del nuovo padiglione, che conterrà al suo interno una grande parte delle attività dell’Istituto.