AFFILIAZIONE
asst fatebenefratelli sacco
AUTORE PRINCIPALE
Ing. Orsi Giorgio
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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Puleo Greta asst grande ospedale metropolitano niguarda
Ing. Lago Paolo fondazione irccs policlinico san matteo
Ing. Cassoli Paolo fondazione irccs cà granda ospedale maggiore policlinico
Ing. Lago Paolo fondazione irccs policlinico san matteo
Ing. Cassoli Paolo fondazione irccs cà granda ospedale maggiore policlinico
AREA TEMATICA
Esperienze e metodologie di valutazione delle tecnologie
ABSTRACT
Creata nel 2013 con decreto “Istituzione della Commissione per le tecnologie Sanitarie” la commissione ASAT è composta da dirigenti DG Welfare e da 4 ingegneri clinici, 2 direttori sanitari , 1 medico dell’emergenza/urgenza ed 1 fisico sanitario. La commissione si esprime con parere obbligatorio ma non vincolante sulle istanze inerenti le grandi apparecchiature (TAC, RMN, PET,…) presentate dalle aziende sanitarie, verificando la coerenza con gli indirizzi regionali ed in ordine alla finanziabilità in base al rapporto prezzo/qualità/valutazione bisogno assistenziale. In un approccio multidisciplinare la commissione si avvale del supporto del Gruppo Regionale HTA oltre che delle Reti di Patologia (Rete di Diagnostica per Immagini) e di strumenti quali Dashboard GA. Tale strumento disegna una panoramica completa delle grandi apparecchiature sul territorio lombardo, valutandone prestazioni, mobilità e attrattività. Le tipologie di istanza analizzate variano dal semplice aggiornamento tecnologico di 1 apparecchiatura alla richiesta di rinnovo dell’intera dotazione tecnologica di uno o più padiglioni per ristrutturazione, rifacimento o ampliamento. L’analisi di istanze all’interno di una commissione multiprofessionale agganciata all’istituzione regionale permette di intercettare le diverse dimensioni valutative restituendo al livello decisionale strategico un elaborato tecnico che permetta di assumere decisioni informate. In un contesto a risorse limitate diventa essenziale inserire inserire tra i criteri di valutazione quello basato sul concetto di costo-opportunità: il costo di adozione di una tecnologia dovrebbe essere valutato anche in relazione al valore di altre tecnologie che all’interno del sistema Regione non troverebbero più possibilità di finanziamento in virtù della scelta effettuata. Per questo motivo il modello evolutivo potrebbe prevedere: l’esame di istanze all’interno di un’unica cornice programmatoria, l’adozione di un modello da reattivo a proattivo e una pianificazione pluriennale con priorità. L’approccio metodologico potrà evolversi ma la considerazione dell’impatto dell’introduzione di tecnologie secondo diverse dimensioni continuerà a portare benefici nelle decisioni sugli investimenti. Durante i dieci anni di attività la presenza di quattro ingegneri clinici ha sicuramente contribuito a propagare buone pratiche di valutazione tecnologica e a valorizzare le competenze specifiche della figura professionale.