Convegno Nazionale AIIC

CHIRURGIA CARDIOVASCOLARE VS MYCOBACTERIUM CHIMAERA

AFFILIAZIONE

marco roccasalva


AUTORE PRINCIPALE

Ing. Roccasalva Marco

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GRUPPO DI LAVORO

Ing Baldiraghi Chiara marco roccasalva








AREA TEMATICA

Innovazione (prodotti e servizi)

ABSTRACT

Il Mycobacterium chimaera è un batterio identificato per la prima volta nel 2004. Casi di infezione sono stati associati all’utilizzo di dispositivi di raffreddamento/riscaldamento (Heater-Cooler Devices, HCD) necessari a regolare la temperatura del sangue in circolazione extra corporea durante interventi cardiochirurgici. Il problema principale da risolvere, come punto di partenza del presente lavoro, è stato quindi l’infezione da Mycobacterium chimaera, identificando due possibili soluzioni: la deep disinfection o la sostituzione dei termocircolatori attuali. La prima soluzione è stata impiegata negli anni, tuttavia comportava l’allontanamento delle apparecchiature con due potenziali problemi: 1) non sempre sostituite da sistemi di back-up 2) in base alla loro vetustà non sempre garantito il reprocessing. Si è deciso quindi di procedere con la verifica dell’esistenza di altri sistemi alternativi. La causa alla base dell’infezione è l’acqua in quanto viene utilizzata dai principali e tradizionali sistemi commercializzati sul mercato. Ci si è posti quindi l’obiettivo di sostituire l’acqua con un fluido termovettore con una chimica che garantisca soppressione microbica, tassi di trasferimento di calore efficienti, percorso di flusso ottimale, non tossicità e prontezza all’uso. Da una prima indagine di mercato secondo le normative vigenti (D. Lgs. 36/2023) è stato possibile identificare che al momento l’unica soluzione di termocircolatore che non impieghi l’acqua è l’apparecchiatura elettromedicale modello Quantum distribuito dalla ditta Spectrum Medical. Tale sistema prevede quattro componenti: 1) unità di riscaldamento/raffreddamento con un canale per la regolazione della temperatura del circuito arterioso e il secondo per la cardioplegia 2) refrigeratore da utilizzarsi fuori dalla sala operatoria 3) circuito scambiatore di calore che utilizza il fluido per riscaldare o raffreddare, con un’efficienza garantita per massimo 6 ore 4) fluido termovettore con una chimica priva di impiego di acqua. A seguito dell’indagine di mercato è stato possibile procedere alla fornitura dei dispositivi necessari attraverso una formula di service; ciò deriva dal fatto che i circuiti collegati ai pazienti sono necessariamente monouso per cui è stato previsto un service con all’interno un noleggio con assistenza full risk di n. 4 termocircolatori da destinare alle sale operatorie della Cardiochirurgia della Fondazione.

 

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