AFFILIAZIONE
consiglio nazionale delle ricerche, istituto di fisiologia clinica, lecce, italia
AUTORE PRINCIPALE
Dott.ssa Lombardi* Fiorella Anna
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
Dr. Conversano* Francesco consiglio nazionale delle ricerche, istituto di fisiologia clinica, lecce, italia
Dr. Di Paola* Marco consiglio nazionale delle ricerche, istituto di fisiologia clinica, lecce, italia
Dr. Franchini* Roberto consiglio nazionale delle ricerche, istituto di fisiologia clinica, lecce, italia
Dott.ssa Pisani* Paola consiglio nazionale delle ricerche, istituto di fisiologia clinica, lecce, italia
Dr. Casciaro Sergio consiglio nazionale delle ricerche, istituto di fisiologia clinica, lecce, italia
AREA TEMATICA
ABSTRACT
*Equal contributors listed in alphabetic order
L’osteoporosi è una patologia caratterizzata da ridotta densità e da aumentata fragilità ossea. E’ ,pertanto, essenziale evitare una diagnosi tardiva e predire precocemente il rischio di frattura che, specialmente a livello vertebrale e femorale, ha un impatto significativo sia sulla salute che sui costi sanitari diretti e indiretti. Patologie rare come l’osteoporosi gravidica risultano spesso non diagnosticate e sottostimate a causa della natura ionizzante della tecnologia convenzionale DXA comunemente usata. La diagnosi di osteoporosi gravidica/post-gravidica viene fatta solo a seguito di fratture non-traumatiche, accompagnate da sintomatologia dolorosa alla schiena; è maggiormente espressa durante il 3° trimestre di gestazione e i primi mesi di allattamento. Per ridurre il rischio di frattura e rifrattura e il loro impatto economico sul Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è fondamentale risolvere il gap esistente tra diagnosi precoce/prevenzione e trattamento della frattura primaria e secondaria. Le Linee Guida (LG) ministeriali dell’ISS del 2021 offrono un quadro utile per gestire pazienti fragili o con fratture da fragilità (FF), con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita e ridurre il rischio di frattura. Inoltre, suggeriscono lo sviluppo di Fracture Liaison Service (FLS) come modello di management di continuità assistenziale per la FF tra ospedale e territorio. L’uso della tecnologia REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry), consente una stima precisa e non ionizzante della densità dell’osso, della qualità della microarchitettura e del rischio imminente di frattura (a 5 anni, consentendo di valutare e di monitorare lo stato di salute ossea del soggetto con comorbilità, allettato, in età pediatrica e in gravidanza, anche presso il proprio domicilio. In tal modo si facilita la personalizzazione del trattamento terapeutico più idoneo per il paziente in esame. I dati disponibili in letteratura indicano che l’applicazione della REMS nella routine clinica rappresenta un modello diagnostico standardizzabile adatto anche alla valutazione della salute ossea in gravidanza e nei soggetti fragili o fratturati. L’utilizzo di questo nuovo modello di monitoraggio permette di migliorare la continuità assistenziale e ridurre le FF, anche grazie all’ottimizzazione dei servizi FLS.