Convegno Nazionale AIIC

MODELLO HTA PER LA VALUTAZIONE DI PROGETTI DI TELEMONITORAGGIO DOMESTICO

AFFILIAZIONE

università degli studi di trieste


AUTORE PRINCIPALE

Bassi Francesco

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GRUPPO DI LAVORO

Ajcevic Milos università degli studi di trieste
Accardo Agostino università degli studi di trieste







AREA TEMATICA

Esperienze e metodologie di valutazione delle tecnologie

ABSTRACT

L’attuale quadro sanitario, caratterizzato dalla necessità di integrare le cure ospedaliere con sistemi domestici e dal conseguente notevole sviluppo di infrastrutture digitali per la remotizzazione dei processi, vede nel telemonitoraggio uno sviluppo naturale, che permette di proseguire a domicilio le cure senza incrementare vertiginosamente la necessità di risorse qualificate. Con le “linee guida per i servizi di telemedicina” (G.U. 2/11/2022) è stato però posto l’accento su quanto una buona pianificazione e strutturazione del progetto siano importanti per garantire un servizio di qualità per i pazienti. Risulta quindi fondamentale l’azione dell’Ingegnere Clinico in quanto figura di frontiera tra l’ambito clinico e quello tecnico, in grado di fornire le giuste specifiche di progetto (dato che molto spesso i sistemi di telemonitoraggio vengono strutturati sartorialmente sul territorio), sia a livello decisionale che tecnico. L’HTA per i progetti di telemonitoraggio può risultare complicato, date le specificità e necessità differenti rispetto alle tecnologie normalmente esaminate. È stato quindi creato uno schema di valutazione basato su EUnetHTA Core Model 3.0 (CM3), selezionando e unendo le componenti in modo da ottenere uno schema a fasi, con la possibilità di sospendere il processo di valutazione o modificare il progetto senza dover riniziare da capo in caso di necessità. La prima fase, denominata “Scopo” e basata sui domini CUR e TEC del CM3, va a definire la finalità del progetto e la tecnologia che si intende utilizzare. Nel caso vengano evidenziate criticità non sanabili l’alternativa è ragionare sui dati disponibili ed alterare le basi del progetto, ad esempio ridimensionandolo o cambiandone applicazione. In questa prima parte in futuro sarà opportuno valutare anche l’efficacia clinica dell’intervento (EFF), cosa allo stato attuale non possibile causa la poca disponibilità di letteratura scientifica. La seconda fase, dal titolo “Accoglimento”, verifica i dettagli legati a come il progetto sarà visto nel contesto locale, con tutte le declinazioni etiche (ETH), sociali (SOC), legali (LEG) e della sicurezza (SIC). Nell’eventualità di problematiche sarà necessario prevedere modifiche di area di applicazione, legislazione e budget. La fase di “Organizzazione”, infine, va a definire le necessità strutturali (ORG) ed economiche (ECO), senza le quali risultano necessari aggiustamenti di budget, riduzione dei servizi erogati o dell’area di applicazione.

 

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