AFFILIAZIONE
antonia eva rana
AUTORE PRINCIPALE
DR.SSA RANA ANTONIA EVA
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GRUPPO DI LAVORO
AREA TEMATICA
Esperienze di procurement
ABSTRACT
Il cambiamento del modello organizzativo sanitario e i connessi processi che stanno vivendo, hanno contorni strutturali e di durata.
Il Rateo d’invecchiamento della popolazione sempre maggiore e sempre più veloce e la conseguente riconversione di un’ampia serie di servizi socio-assistenziali e sanitari rappresenta una sfida che necessita di risposte innovative, coordinate e lungimiranti, oltre che rapide.
In particolar modo, nel processo di acquisizione di apparecchiature, con riguardo alle grandi attrezzature (c.d “Big Capital Equipment”) che rappresentano un’elevata valenza strategica all’interno delle organizzazioni sanitarie, sia per l’impatto diretto sulla qualità delle prestazioni erogate, sia per le implicazioni di tipo organizzative e gestionali, è fondamentale valutare modelli di acquisizione alternativi rispetto a quelli tradizionali applicati, per tentare di migliorare da una parte il processo decisionale del management, attraverso la considerazione di un maggior numero di variabili, qualitative e quantitative, e dall’altra affinché la scelta finale operata si riveli effettivamente la più efficace, efficiente, appropriata ed economicamente sostenibile.
Ovvero, il “pay-per-use”, che è formula attualmente sotto-utilizzata ma soprattutto sottovalutata, tant’è che è contrattualizzata soltanto in talune aziende e soltanto solo per talune e specifiche tecnologie ma non per le grandi attrezzature, modello che invece avrebbe tutte le carte in regola per traghettare l’attuale modello di “equipment” nel futuro, come un vero e proprio Booster d’innovazione!
Scopo pertanto, del “project work” è stato l’approfondimento del modello in questione analizzandone le implicazioni organizzative e gestionali, nonché il tentativo di piantare e far germogliare il seme di una nuova “cultura” nei provveditori 3.0, improntata sulla massima flessibilità, appropriatezza delle terapie e sostenibilità del sistema;
Pertanto, in un sistema che opera in un mercato ad oggi essenzialmente di tipo oligopolistico, il pay per use si presenta come una soluzione innovativa per affrontare le problematiche finanziarie (in particolare per i robot chirurgici e quindi per i c.d. Big Capital) garantendo al tempo stesso conformità normativa ed efficienza operativa, offrendo inoltre, a tutte le organizzazioni di qualsiasi dimensioni la possibilità di accedere alle tecnologie più avanzate (tenendo in considerazione di un modello [HTA]);
Il Rateo d’invecchiamento della popolazione sempre maggiore e sempre più veloce e la conseguente riconversione di un’ampia serie di servizi socio-assistenziali e sanitari rappresenta una sfida che necessita di risposte innovative, coordinate e lungimiranti, oltre che rapide.
In particolar modo, nel processo di acquisizione di apparecchiature, con riguardo alle grandi attrezzature (c.d “Big Capital Equipment”) che rappresentano un’elevata valenza strategica all’interno delle organizzazioni sanitarie, sia per l’impatto diretto sulla qualità delle prestazioni erogate, sia per le implicazioni di tipo organizzative e gestionali, è fondamentale valutare modelli di acquisizione alternativi rispetto a quelli tradizionali applicati, per tentare di migliorare da una parte il processo decisionale del management, attraverso la considerazione di un maggior numero di variabili, qualitative e quantitative, e dall’altra affinché la scelta finale operata si riveli effettivamente la più efficace, efficiente, appropriata ed economicamente sostenibile.
Ovvero, il “pay-per-use”, che è formula attualmente sotto-utilizzata ma soprattutto sottovalutata, tant’è che è contrattualizzata soltanto in talune aziende e soltanto solo per talune e specifiche tecnologie ma non per le grandi attrezzature, modello che invece avrebbe tutte le carte in regola per traghettare l’attuale modello di “equipment” nel futuro, come un vero e proprio Booster d’innovazione!
Scopo pertanto, del “project work” è stato l’approfondimento del modello in questione analizzandone le implicazioni organizzative e gestionali, nonché il tentativo di piantare e far germogliare il seme di una nuova “cultura” nei provveditori 3.0, improntata sulla massima flessibilità, appropriatezza delle terapie e sostenibilità del sistema;
Pertanto, in un sistema che opera in un mercato ad oggi essenzialmente di tipo oligopolistico, il pay per use si presenta come una soluzione innovativa per affrontare le problematiche finanziarie (in particolare per i robot chirurgici e quindi per i c.d. Big Capital) garantendo al tempo stesso conformità normativa ed efficienza operativa, offrendo inoltre, a tutte le organizzazioni di qualsiasi dimensioni la possibilità di accedere alle tecnologie più avanzate (tenendo in considerazione di un modello [HTA]);
Dr.ssa Antonia Eva Rana