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Area tematica
Gestione del rischio clinico
Abstract
Per un lungo periodo, l’esecuzione di esami di Risonanza Magnetica (RM) è stata preclusa ai pazienti portatori di dispositivi cardiaci impiantabili attivi. L’imaging di risonanza magnetica è, tuttavia, ormai divenuto la scelta di elezione per lo studio morfologico e anche funzionale di molti tessuti umani, in particolare le strutture molli. La rapida diffusione che questa modalità diagnostica ha incontrato negli ultimi anni è legata alla capacità di fornire immagini ad altissima risoluzione senza dover ricorrere all’utilizzo di radiazioni ionizzanti. Parallelamente, nell’ultimo decennio, il numero di impianti di pacemaker e defibrillatori ha avuto un notevole incremento. Negli Stati Uniti oggi sono almeno 2 milioni i portatori di dispositivi cardiaci, ed è stato stimato che il 50-75% di questi pazienti riceverà, nel corso della vita utile del proprio device, indicazione ad eseguire un esame di risonanza Magnetica. La comunità scientifica ha manifestato negli ultimi anni un notevole interesse per questo argomento, nel tentativo di individuare soluzioni tecnologiche ed organizzative capaci di estendere i benefici della MRI ai pazienti portatori di device cardiaci impiantabili. I risultati ottenuti dalla ricerca hanno permesso di individuare i rischi derivanti dall’incontro di queste due tecnologie e di individuare soluzioni tecniche per eliminare o ridurre tali rischi, consentendo la realizzazione di impianti ed elettrocateteri MR-conditional, cioè compatibili con la RM in determinate condizioni di utilizzo. La specificità dell’esecuzione di esami MRI in pazienti con impianti richiede una struttura clinica dotata di opportune attrezzature, adeguate competenze professionali ed una attenta pianificazione. Le strutture che intendono organizzare questo tipo di servizio, nel rispetto delle Linee Guida nazionali, devono identificare e formare le risorse umane allo scopo dedicate, dotandosi di procedure specifiche e prevedere sessioni di RM dedicate ai portatori di pacemaker, defibrillatori e loop recorder. La ASL Lanciano-Vasto-Chieti ha individuato uno specifico gruppo di lavoro costituito da Radiologo, Aritmologo, Anestesista-Rianimatore, Responsabile dell’Impianto e Risk Manager, che ha studiato attentamente il quadro normativo ed ha identificato un modello organizzativo per effettuare questo esame in condizioni di sicurezza per il paziente, dotandosi di una Procedura specifica e di sessioni dedicate di RM dedicate a pazienti portatori di device PM/ICD/ILR.
Autori
Valentina Manso uoc qualità, accreditamento, risk management asl 02 abruzzo chieti italy
Maria Bernadette Di Sciascio uoc qualità, accreditamento, risk management asl 02 abruzzo chieti italy