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Health Operations/Project Management
Abstract
Background. L’Ospedale assolve ad una duplice funzione di concentrazione delle condizioni di acuzie e delle valutazioni specialistiche ambulatoriali. La separazione dei flussi diurni dalle degenze ordinarie è uno strumento importante per facilitare l’accessibilità ai servizi, concentrare le risorse necessarie, evitare la commistione di flussi e migliorare le condizioni di erogazione e la sicurezza. Lo sviluppo delle attività diurne ha inoltre l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa per i pazienti e contenere l’utilizzo improprio della degenza ordinaria.
Materiali e metodi. Nel 2016 è stata condotta una mappatura delle attività ambulatoriali e di Day Hospital (DH) svolte in Azienda e degli spazi e destinazioni d’uso. Sulla base dei volumi di attività, si è deciso di concentrare lo sviluppo dei flussi diurni su 4 piattaforme, di cui 2 ambulatoriali e 2 di trattamenti complessi. Per ognuna delle piattaforme si è creato un gruppo di lavoro e, a partire dall’analisi dell’esistente, si è lavorato su: organizzazione dei flussi, definizione delle attività, distribuzione delle risorse, ristrutturazione ambientale, dotazione informatica/va.
Risultati. Tra il gennaio 2016 e il settembre 2017 sono state realizzate e messe a regime le 4 piattaforme. Poliambulatorio S. Caterina, area ambulatoriale di 13 discipline e prestazioni a basso impatto tecnologico, e Poliambulatorio Ghilini, area di 5 discipline e prestazioni strumentali entrambi con prenotazione, accettazione e servizio infermieristico unificato; agenda informatizzata con slot definiti e sistema digitale di gestione del flusso dei pazienti.
DH Onco-ematologico: informatizzazione della gestione dei farmaci oncologici e dei processi di accodamento; riduzione del tempo di attraversamento del DH e centralizzazione delle terapie “pericolose” dell’intera Azienda. DH internistico: area destinata alle terapie complesse “non pericolose” (trasfusione, idratazione, nutrizione ecc.), con centralizzazione delle attività di 9 discipline.
Conclusioni: Anche in una Azienda caratterizzata da una struttura architettonica non flessibile è stato possibile concentrare i flussi diurni e separarli dalle degenze ordinarie, realizzando un modello di integrazione tra le discipline, migliorando l’accessibilità ai servizi e l’efficienza degli stessi. Da sottolineare che tali “manovre” hanno consentito la liberazione e riorganizzazioni di spazi che, con un effetto domino, hanno dato avvio a ulteriori progetti di reengineering.
Autori
ROBERTA BELLINI ao alessandria alessandria italy
MASSIMO DESPERATI ao alessandria alessandria italy
GIANMAURO NUMICO ao alessandria alessandria italy
LORELLA GAMBARINI ao alessandria alessandria italy