AUTORE PRINCIPALE
Viviana Paolini
AFFILIAZIONE
University of Trieste
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
Viviana Paolini – University of Trieste, Friuli-Venezia Giulia
Sara Renata Francesc Marceglia – University of Trieste, Friuli Venezia Giulia
Vanni Lughi – University of Trieste, Friuli Venezia Giulia
Marco Prenassi – University of Trieste, Friuli Venezia Giulia
Eleonora Cippitelli – Isia Firenze, Toscana
Francesco La Monaca – Isia Firenze, Toscana
Simone Paternich – Isia Firenze, Toscana
Eric Medvet – University of Trieste, Friuli Venezia Giulia
AREA TEMATICA
Sviluppo di tecnologie e dispositivi per la salute
ABSTRACT
L’obiettivo del progetto è quello di creare un dispositivo atto a mantenere il più possibile in attività sociale e lavorativa l’individuo con l’insorgenza dei sintomi della malattia di Parkinson. L’incidenza di questa malattia è elevata (il 3% della popolazione over 80 ha il Parkinson) e attualmente non esistono metodi per debellarla bloccarla o prevenirla. In questo contesto è stato ideato progettato e prototipato un dispositivo indossabile non invasivo e non stigmatizzante in grado di rilevare ed attenuare il tremore dell’arto superiore. Questo sintomo è stato identificato attraverso un articolato processo decisionale multicriterio anche considerando la sua incidenza particolarmente invalidante nella vita del malato.
Il dispositivo monitora il movimento dell’arto superiore e nel caso di evento tremorigeno agisce sul paziente sopprimendo o riducendo il tremore. Per la classificazione del tremore è stato realizzato un algoritmo ad hoc mediante una tecnica di machine learning.
È stato realizzato un prototipo funzionale costituito da componenti macroscopiche con il solo scopo di mostrare l’efficacia della tecnologia selezionata. Dopo aver definito un protocollo sperimentale il prototipo funzionale è stato testato preliminarmente su un paziente tremorigeno dimostrando sia la funzionalità dell’algoritmo di classificazione (accuratezza pari a 76%) che del meccanismo di soppressione del tremore.
Parallelamente è stato realizzato un prototipo di design capace di integrare la necessaria componentistica elettronica di scala ridotta. Obiettivo del design è stato quello di realizzare un dispositivo non invasivo ma soprattutto non stigmatizzante caratteristica di fondamentale importanza soprattutto nelle malattie che si manifestano visivamente come il Parkinson. Attualmente la maggior parte dei dispositivi presenti sul mercato posseggono un design tale da far perdere la dignità estetica al paziente che li usa.
In conclusione il prototipo funzionale si è dimostrato potenzialmente applicabile e il prototipo di design si è dimostrato adatto a rispondere ai bisogni del paziente. I prossimi passi consisteranno nell’integrazione dei due e nella validazione su un gruppo più ampio di pazienti.