AFFILIAZIONE
uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia
AUTORE PRINCIPALE
Frau Nicola
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
Frau Nicola – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Paulli Marco – uoc anatomia patologica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Neri Giuseppe – uoc anatomia patologica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Roccasalva Marco – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Ragazzo Veronica – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Silveri Giulia – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Lago Paolo – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
AREA TEMATICA
Innovazione (processi, prodotti, servizi)
ABSTRACT
Digital Pathology è definita come l’insieme delle tecnologie, sistemi di tracciabilità, di gestione, stampa bar code, archiviazione di immagini e software al fine di accelerare e migliorare l’intero flusso di lavoro in un laboratorio di Anatomia Patologica. Attualmente l’UOC Anatomia Patologica del IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo segue un flusso lavorativo standard parzialmente informatizzato costituito da: accettazione del campione; analisi macroscopica, dissezionamento e cassetting; fissazione; lavaggio, disidratazione e diafanizzazione; inclusione; taglio; colorazione; montaggio vetrini copri-oggetti ed esame al microscopio.
Lo scopo del progetto è di valutare una possibile implementazione della Digital Pathology che permetta la connessione tra diverse strutture ospedaliere al fine di ottimizzare l’attività del reparto in termini di resa diagnostica e prognostica/predittiva per i pazienti.
Inizialmente è stata studiata l’implementazione di una rete tra diverse strutture ospedaliere regionali sfruttando un database comune nel quale archiviare i casi digitalizzati delle strutture. Le due modalità analizzate sono:
• Struttura Hub-Spoke: le strutture spoke inviano i vetrini da digitalizzare all’hub che dovrà essere fornito di scanner con capacità di digitalizzazione proporzionale al volume dei campioni e permettere l’archivio;
• Struttura Peer Network: ogni struttura digitalizza i vetrini e li archivia.
Entrambe le soluzioni presentano dei limiti: la prima soluzione comporta l’utilizzo parziale della Digital Pathology nei centri spoke e problematiche nella logistica del trasposto dei vetrini. La seconda ha un costo elevato in quanto richiede l’acquisto di molteplici componenti hw e sw.
L’ implementazione proposta, per ovviare ai limiti riportati, segue il seguente flusso:
– Costruzione della rete mediante soluzione Hub-Spoke per scopi di ricerca;
– Convalida del sistema di Digital Pathology per scopi clinici utilizzando le linee guida pubblicate dal College of American Pathologists;
– Passaggio dalla modalità Hub-Spoke alla modalità Peer Network;
– Evoluzione del sistema e della rete di Digital Pathology verso altre strutture.
L’adozione della rete di Digital Pathology offre benefici a breve, medio e lungo termine.
La rete consente l’ottimazione del processo diagnostico, la valorizzazione del personale e la creazione di un data base integrato di immagini.