AFFILIAZIONE
aou di bologna – policlinico di sant’orsola
AUTORE PRINCIPALE
ING. PROPERZI LORENZO
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GRUPPO DI LAVORO
ING. PROPERZI LORENZO – aou di bologna – policlinico di sant’orsola, bologna
ING. GENNA MARIANGELA – aou di bologna – policlinico di sant’orsola, bologna
AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati
ABSTRACT
Negli ultimi anni le procedure endoscopiche hanno registrato un progressivo incremento in termini di numero e complessità. La strumentazione impiegata (per lo più di tipo riutilizzabile) pone non pochi problemi sul piano della sicurezza per il paziente e per gli operatori. Uno studio del 2010 con osservazione diretta del processo di ricondizionamento ha dimostrato che gli endoscopi flessibili vengono riprocessati correttamente solo nell’ 1,4% dei casi. Lo studio ha messo in luce che oltre il 94% di questi eventi può essere evitato migliorando le fasi di reprocessing degli strumenti.
A partire da fine 2018, presso l’AOU di Bologna, sono state espletate due procedure di gara volte a rinnovare il parco macchine deputato al reprocessing degli strumenti impiegati in Endoscopia Digestiva. Prima di tale data, la maggior parte dei processi veniva eseguita manualmente dagli operatori (test di tenuta, prelavaggio, asciugatura, ecc). È stata aggiudicata una procedura aperta per la fornitura in service di sistemi per l’alta disinfezione di endoscopi flessibili e una procedura aperta per la fornitura in service di sistemi di lavaggio, di asciugatura e stoccaggio, di trasporto per endoscopi e sistema di tracciabilità, con relativi materiali di consumo.
L’attuale dotazione delle due sale lavaggio, per i 23.000 cicli di reprocessing annui, risulta essere la seguente:
• 7 lavaendoscopi a doppia vasca per la disinfezione automatica
• 2 lavelli automatizzati a doppia vasca per prelavaggio e detersione
• 4 pompe di lavaggio integrate nei lavelli
• 8 armadi per asciugatura e stoccaggio
• 1 sistema di tracciabilità per l’intero processo
Le ultime installazioni si sono concluse all’inizio del 2022, il sistema di tracciabilità è stato collaudato di recente. La tracciabilità degli strumenti permette di identificare i pazienti suscettibili di aver subito le conseguenze di un incidente e di accertare eventuali responsabilità, requisito esplicito della UNI EN ISO 13485:2016 e della UNI EN 556-1:2022. Il sistema di tracciabilità installato, interfacciandosi con tutte le apparecchiature deputate al reprocessing (pompe di lavaggio, lavaendoscopi, armadi) permette di acquisire in modo automatizzato i dati di tutte le fasi del processo, con identificazione dell’operatore che ha eseguito l’attività (tramite lettore barcode), consentendo di verificare in tempo reale lo stato di disinfezione del dispositivo e garantendo la tracciabilità e la storicizzazione di tutto il processo di lavoro.