AIIC AWARDS 2023

APPROCCIO TERAGNOSTICO NELLE NEOPLASIE DEL RETTO TRATTATE CON RADIOTERAPIA IBRIDA GUIDATA DALLA RISONANZA MAGNETICA. LO STUDIO THUNDER-2

AFFILIAZIONE
fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs

AUTORE PRINCIPALE
Dr. Boldrini Luca

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GRUPPO DI LAVORO
Dr. Boldrini Luca – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Chiloiro Giuditta – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr Cusumano Davide – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Romano Angela – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Placidi Lorenzo – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Nardini Matteo – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Meldolesi Elisa – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof Barbaro Brunella – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof. Coco Claudio – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof. Crucitti Antonio – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof Persiani Roberto – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Petruzziello Lucio – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Ricci Riccardo – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Dr. Salvatore Lisa – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Pros Sofo Luigi – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof Alfieri Sergio – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof. Manfredi Riccardo – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof. Sala Evis – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof. Valentini Vincenzo – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma
Prof. Gambacorta Maria Antonietta – fondazione policlinico universitario “a. gemelli” irccs, roma

AREA TEMATICA
Applicazioni di intelligenza artificiale in sanità

ABSTRACT
La radiochemioterapia neoadiuvante (nCRT) rappresenta lo standard di cura attuale nei pazienti affetti da neoplasie del retto localmente avanzate. È noto che la risposta alla radioterapia è proporzionale al livello di dose erogato nel tumore del retto. Per questo motivo, un aumento della dose di trattamento può portare ad un incremento della percentuale di risposta completa, specialmente nei pazienti che non rispondono alle dosi standard.
La radioterapia ibrida alla risonanza magnetica offre la possibilità di visualizzare i volumi di terapia in modo molto dettagliato e di realizzare piani di trattamento personalizzati prima di ogni frazione di terapia: vantaggi impossibili da ottenere con apparecchi tradizionali.
Lo studio THUNDER2 si propone di aumentare il tasso di risposta completa nei pazienti affetti da neoplasie del retto localmente avanzate cT2-3, N0-2 o cT4 utilizzando un acceleratore lineare ibrido ad uno scanner di risonanza magnetica da 0.35T.
Questo studio valuta l’impatto dell’incremento di dose nei pazienti considerati scarsamente responsivi al trattamento, con l’obiettivo di aumentare la probabilità di risposta completa ed evitare il trattamento chirurgico.
Il trattamento ncRT previsto consiste nella somministrazione di 55 Gy in 25 frazioni sul volume tumorale macroscopico (GTV) più il mesoretto corrispondente e 45 Gy in 25 frazioni sui linfonodi di drenaggio. La chemioterapia concomitante prevede con 5-fluorouracile (5-FU) o capecitabina orale verrà somministrata.
Durante il trattamento viene applicato, per la prima volta nel mondo, un modello predittivo basato sulla radiomica che predice la risposta del singolo paziente tramite un indice precoce di regressione tumorale (ERI).
Tale indice viene calcolato alla seconda settimana di trattamento delle cinque previste. Se esso risulta inferiore ad un valore di 13.1, il paziente continuerà il trattamento standard; se invece sarà superiore a 13.1, il piano di trattamento verrà riottimizzato mediante tecniche “online adaptive” intensificando la dose al tumore residuo per raggiungere i 60.1 Gy (5.1 Gy in più della dose standard).
Alla fine della ncRT, il paziente viene sottoposto a chirurgia in caso di malattia stabile o progressione.
In caso invece di risposta completa o maggiore, saranno preferiti approcci non chirurgici.
Sono stati ad oggi arruolati 43 pazienti sul campione calcolato di 63 ed i risultati ottenuti sono incoraggianti con un aumento della risposta di circa il doppio dello standard.

 

 

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