AFFILIAZIONE
nib biotec srl
AUTORE PRINCIPALE
Occhipinti Sergio
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GRUPPO DI LAVORO
Occhipinti Sergio – nib biotec srl, torino
AREA TEMATICA
Innovazione (prodotti e servizi)
ABSTRACT
NIB biotec è una startup innovativa proprietaria di un brevetto (concesso in Italia, pending in Europa, USA, Canada, Cina, Giappone) che rivendica l’uso di molecole urinarie come biomarcatori per il tumore alla prostata, che presentano migliori prestazioni diagnostiche rispetto all’attuale standard of care.
NIB biotec ha sviluppato ScreeNIB, un biosensore in grado di fornire rapidamente informazioni sulla probabilità di avere un tumore alla prostata, eseguibile direttamente dall’urologo all’interno di una normale visita di controllo, permettendo di semplificare l’iter diagnostico per questa patologia, ridurre la necessità di recarsi in grandi centri di riferimento, quindi decentralizzare gli esami di screening di prima linea, ridurre i tempi d’attesa e abbattere i costi sanitari.
Attualmente, la diagnosi di tumore alla prostata viene posta a seguito di un esame bioptico indicato negli uomini risultati sospetti ad un esame del sangue preliminare, il test del PSA.
Tuttavia, la scarsa specificità del test del PSA ha portato ad un eccesso di procedure invasive non necessarie, allungando i tempi del percorso diagnostico, con un enorme impatto negativo sulla qualità della vita dei cittadini, indicando l’assoluta necessità di un test di screening più efficiente.
Ogni anno nel mondo oltre 300 milioni di uomini effettuano almeno un test del PSA, di cui circa 70 milioni deve effettuare almeno una visita dall’urologo. Di questi, 5 milioni saranno sottoposti a biopsia della prostata, ma il 70% di loro scoprirà di non avere un tumore, e quindi di essersi sottoposto a mesi di esami non necessari.
Il prototipo di ScreeNIB è attualmente in fase di valutazione presso il reparto di Urologia dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino, Italia) su uomini candidati alla biopsia prostatica. I risultati ottenuti ad oggi su oltre 300 uomini suggeriscono la possibilità di ridurre del 50% il numero di biopsie su soggetti sani, riducendo i costi sanitari e i costi sociali.
Stiamo cercando un finanziamento di 1.5 milioni di euro per l’industrializzazione del prodotto e la conduzione di un trial clinico al fine di ottenere la marcatura CE IVD per la sua commercializzazione.