AIIC AWARDS 2023

GEODETICA MONITORAGGIO INNOVATIVO DEI PAZIENTI AFFETTI DA SCOMPENSO CARDIACO

AFFILIAZIONE
isbem scarl

AUTORE PRINCIPALE
Ing. Brunelli Vincenzo

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Brunelli Vincenzo – isbem scarl, mesagne (br)

AREA TEMATICA
Reingegnerizzazione data driven di percorsi e processi

ABSTRACT
Il progetto GEODETICA si prefigge di interconnettere nel modo più semplice e coerente il paziente, il cittadino, con il sistema sociale della assistenza alla persona.
Si è sviluppata una piattaforma unica di condivisione dati, su cui aggregare tutti quei fattori organizzativi ed operativi del sistema sanitario e della comunità, in un’ottica del raggiungimento rapido dei risultati attesi. L’interazione e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti (medici, care-giver, familiari, etc.) e l’interpolazione di tutti i dati clinici e le informazioni dei pazienti, collezionate su di un’unica piattaforma informatica totalmente web-based, mette in campo uno strumento eccezionalmente rapido ed efficace per la cura e l’assistenza dei pazienti affetti da cronicità. Dopo essere stati processati, tali dati andranno a popolare un algoritmo predittivo in grado di assegnare ad ogni paziente un indice di rischio unico e dinamico che dipenderà dallo stato di salute di ciascun paziente in quel momento.
Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una sindrome clinica complessa, evoluzione finale di numerose patologie cardiache a differente eziologia, gravata da una mortalità a 5 anni dalla diagnosi di circa il 50%. Lo scompenso cardiaco cronico rappresenta poi la principale causa di ricovero ospedaliero nell’anziano (età ≥65 anni). Numerosi sono i fattori che possono contribuire a spiegare gli alti tassi di ospedalizzazione nell’anziano e molti appaiono prevenibili o, quantomeno, suscettibili di correzione. Tra questi vengono citati i seguenti, essendo i più rilevanti:
1. inadeguatezza nella strategia gestionale complessiva della sindrome;
2. bassa aderenza farmacologica e prescrizioni mediche disattese da parte dei pazienti;
3. sottostima dell’importanza di eventuali comorbilità o del rischio di sfavorevoli interazioni in corso di complesse terapie farmacologiche;
4. ritardo nell’identificazione e nel trattamento di condizioni che possono più o meno rapidamente precipitare in una destabilizzazione del quadro clinico-emodinamico;
5. ritardo nell’identificare e trattare le manifestazioni precoci di deterioramento funzionale.
Le ricorrenti ospedalizzazioni diventano dunque un onere finanziario per la Sanità pubblica e, nello stesso tempo, sono i segnali oggettivi di un’inadeguata gestione dello scompenso cardiaco cronico, che si riflettono sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza del paziente.

 

 

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