AUTORE PRINCIPALE
IMMACOLATA DE ROSA
AFFILIAZIONE
Università degli Studi di Napoli Federico II
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
IMMACOLATA DE ROSA – Università degli Studi di Napoli Federico II, Campania
Alessandro Pepino – Università degli Studi di Napoli Federico II, Campania
Gianluca Giaconia – Azienda Ospedaliera dei Colli, Campania
AREA TEMATICA
Gestione del rischio clinico
ABSTRACT
La Deliberazione n.7301 del 31/12/2001 stabilisce che la dotazione minima impiantistica delle aree di degenza deve prevedere un impianto chiamata con segnalazione acustica e luminosa. I sistemi tradizionali di chiamata sono però inefficienti poiché si basano sul presupposto errato che pazienti e personale siano stazionari che le fonti di informazione siano statiche e che l’assistenza sia unidirezionale. La cura dei pazienti coinvolge diverse figure mobili che scambiano informazioni e impegnate in molteplici attività.
Un altro problema è il numero elevato di chiamate e allarmi clinici che servono a gestire esigenze e condizioni di salute del paziente ma generano stress e carico di lavoro aggiuntivo nel personale che potrebbe ignorare alcune chiamate o dedicare troppo tempo a richieste non urgenti. Inoltre durante gli spostamenti aumenta la difficoltà di individuare un allarme ed intervenire tempestivamente.
Un sistema di allarme ideale dovrebbe avere sensibilità e specificità del 100%. Gli allarmi però sono progettati per essere estremamente sensibili a spese della specificità. L’alarm fatigue il sovraccarico di lavoro dovuto all’esposizione ad un numero eccessivo di allarmi è un problema di sicurezza critico nella pratica clinica corrente poiché comporta desensibilizzazione e perdita dell’allarme fino a poter provocare il decesso del paziente.
Occorre valutare approcci appropriati alle notifiche tra cui l’efficacia delle tecnologie mobili wireless: mettendo in collegamento pazienti personale dati servizi e dispositivi medici si semplificano comunicazioni e flussi di lavoro.
Dopo aver approfondito le soluzioni in letteratura il lavoro che nasce per analizzare il problema della comunicazione tra membri del personale e tra paziente e personale e la distribuzione di allarmi e parametri vitali in ambienti ad alta intensità di cura si è concentrato sull’analisi della efficacia clinica di una tecnologia innovativa a supporto delle attività svolte presso la UOC MCAU-PS dell’Ospedale CTO. È stato realizzato un modello di simulazione con Simul8 grazie al quale è stato creato un digital twin del processo di chiamata e delle attività che seguono in due casi: senza e con la tecnologia. Il modello fornisce un set di indicatori quali il carico di lavoro le distanze percorse il tempo impiegato e il numero di attività svolte sui quali è stato applicato il metodo aggregativo compensatore per elaborare un unico score finale nei due casi.