AUTORE PRINCIPALE
PAOLO CANNAS
AFFILIAZIONE
Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute FVG
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
PAOLO CANNAS – Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute FVG, Friuli-Venezia Giulia
Sarah Montisci – ATS Sardegna, Sardegna
Nicola Francesco Zavattaro – ARCS, FVG
Cinzia Porceddu – ATS Sardegna, Sardegna
AREA TEMATICA
Health Operations/Project Management
ABSTRACT
Con questo progetto si vuole mostrare che tramite i PDTA esiste una via per incrementare qualità e efficienza garantendo equità all’accesso alle cure anche dando la giusta importanza alle tecnologie necessarie al processo grazie alla presenza dell’ingegnere clinico nei team multidisciplinari. Diversi studi hanno però mostrato le differenze di risultato nell’implementazione dei PDTA a seconda dell’approccio seguito. Il nostro contributo vuole evidenziare che le criticità che normalmente si verificano si possono superare se i professionisti collaborano attivamente mitigando gli elementi di “irrazionalità nella presa delle decisioni” che frenano ed in certi casi impediscono il miglioramento delle performance aziendali. Attraverso l’approccio comportamentale del nudge promosso dal premio Nobel per l’economia 2017 Thaler possiamo affermare che il management può incidere guidando i comportamenti irrazionali con un approccio condiviso delle scelte applicando il ‘tocco gentile’.
Per migliorare le performance occorre gestire e superare le criticità guidando i comportamenti dei professionisti. Il luogo astratto in cui questo avviene è la Comunità di Pratica (CdP) dove gli stessi si confrontano periodicamente per migliorare la presa in carico degli utenti affetti da una specifica patologia.
Nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che le criticità classiche stavano mettendo in crisi il miglioramento delle performance. Con la pretesa di evitare un calo poderale e progressivo degli score abbiamo riorientato le CdP seguendo la teoria del Nudge anche inserendo un ingegnere clinico nei team di lavoro con la finalità di supportare i professionisti ad affrontare le criticità legate alle tecnologie coinvolte nel processo facilitando il dialogo con le strutture preposte.
Il Nudge infatti è il modello che spinge il singolo professionista a sentirsi pezzo importante ed unico della catena di valore. Il concetto di Nudge utilizzato per gestire i nostri PDTA ha avuto delle ricadute efficaci sui processi clinico – organizzativi. Appurato che l’approccio coercitivo non ha dato risultati positivi il tocco gentile ha spinto la CdP a una maggiore riflessione facendola diventare parte attiva della mappatura dei processi ed investendola di responsabilità condividendo gli obiettivi e raggiungendo risultati concreti.