AUTORE PRINCIPALE
Barbara Carisio
AFFILIAZIONE
ASL Biella Primary Nurse Cure domiciliari Biella
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
Barbara Carisio – ASL Biella Primary Nurse Cure domiciliari Biella, Piemonte
Sergio Grubich – ASL Biella Responsabile assistenziale S.C. Distretto di Biella, Piemonte
Ivana Bernardi – ASL Biella Coordinatrice S.S. Distretto di Cossato, Piemonte
Lorena Mosca – ASL Biella Coordinatrice S.S. Attività Sanitarie Territoriali Biella /Farmacia UFA, Piemonte
Rosalia Buttà – ASL Biella Referente DI.P.SA per Coordinamento Cure Territoriali e Domiciliari Biella, Piemonte
Antonella Croso – ASL Biella Direttore DI.P.SA, Piemonte
AREA TEMATICA
Gestione del rischio clinico
ABSTRACT
Introduzione:
Nelle persone assistite fragili e/o di età ≥ 65 anni è indispensabile minimizzare i rischi conseguenti a prescrizioni farmacologiche inappropriate eccesso terapeutico interazione tra farmaci ridotta efficacia scarsa aderenza terapeutica ed errata gestione delle forme farmaceutiche. Numerosi studi sulla politerapia correlata alle patologie croniche o alle pluripatologie hanno evidenziato un aumento delle ADR (Adverse Drug Reaction) del rischio di ospedalizzazione e di mortalità nei soggetti che assumevano un numero di farmaci uguale o superiore a 5. L’azienda sanitaria di Biella ha quindi progettato un percorso per proteggere gli assistiti dai possibili rischi della politerapia.
Materiali e metodi:
Fase 1: implementazione del modello assistenziale Primary Nursing. Fase 2: Distribuzione Diretta (DD) del farmaco e costruzione del percorso integrato tra farmacia ospedaliera infermieri dei distretti medici di medicina generale. Fase 3: nuovo metodo di assessment (Mapt) delle persone assistite del loro contesto delle terapie assunte e customer satisfaction. Fase 4: analisi delle terapie prescritte in ADI nei distretti di Biella Cossato e in Cure Palliative.
Risultati:
Il PN e la DD hanno permesso di aumentare la soddisfazione degli assistiti e delle loro famiglie che hanno gradito la figura dell’infermiere di riferimento e la consegna dei farmaci a domicilio. Gli infermieri con gli interventi di educazione terapeutica sorveglianza e advocacy hanno potenziato l’empowerment delle persone assistite e dei loro caregiver. La documentazione a supporto della presa in carico e l’analisi delle prescrizione di farmaci dell’anno 2019 alle persone in ADI ha permesso di evidenziare alcune criticità:
- Il 49.7% delle persone assistite assume più di 5 farmaci
- Il 745% ha un’età ≥ a 65 anni
Conclusioni:
Appare necessario affrontare un quinta fase in cui verrà valutato il bisogno formativo in ambito clinico e farmacologico degli infermieri si implementerà la dotazione di supporti informatici come App specifiche e software che permettano la comunicazione con i medici di base gli specialisti e la farmacia ospedaliera per poi ampliare lo studio alle altre tipologie di assistenza presenti sul territorio.