HT CHALLENGE 2019

SVILUPPO DI UN DISPOSITIVO BIOMECCATRONICO PER L’ANALISI DEL MOVIMENTO ATTRAVERSO UN MODULO DI VISIONE STEREOSCOPICASVILUPPO DI UN’INTERFACCIA IN REALTÀ AUMENTATA PER LA RIABILITAZIONE MOTORIA ADATTATIVA E PERSONALIZZATA IN AMBIENTE CLINICO E DOMESTICO

SVILUPPO DI UN DISPOSITIVO BIOMECCATRONICO PER L'ANALISI DEL MOVIMENTO ATTRAVERSO UN MODULO DI VISIONE STEREOSCOPICA
SVILUPPO DI UN'INTERFACCIA IN REALTÀ AUMENTATA PER LA RIABILITAZIONE MOTORIA ADATTATIVA E PERSONALIZZATA IN AMBIENTE CLINICO E DOMESTICO  

AUTORE PRINCIPALE
Francesca Pristerà

AFFILIAZIONE
IanusLab Associazione di Ricerca

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GRUPPO DI LAVORO
Francesca Pristerà – IanusLab Associazione di Ricerca, Calabria
Alessandro Gallo – EthosLab Srl IanusLab Associazione di Ricerca, Calabria
Salvatore Fregola – EthosLab Srl IanusLab Associazione di Ricerca, Calabria
Alessio Merola – Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, Università Magna Graecia di Catanzaro, Calabria

AREA TEMATICA
Sviluppo di tecnologie e dispositivi per la salute

ABSTRACT

Le attività svolte sono state finalizzate allo sviluppo di un’interfaccia PC in realtà aumentata che attraverso l’implementazione ottimizzata di algoritmi di body motion capture e la definizione di nuove metodologie di analisi del movimento permette l’interazione del paziente con un ambiente in realtà aumentata per la riabilitazione neuromotoria con capacità di adattamento all’evoluzione della performance del soggetto durante la terapia e alle caratteristiche individuali del paziente.

L’interfaccia si basa sull’utilizzo di una camera RGB-Depth (Kinect Microsoft ZED2K ORBBEC) per il body motion capture.

Per implementare un algoritmo in grado di identificare le giunzioni corporee di definire i movimenti di abduzione e adduzione degli arti e ricavare una stima dell’orientamento delle parti anatomiche nello spazio sono stati sviluppati dei metodi che inglobano al loro interno il calcolo del valore dell’angolo rilevato e il controllo della postura del tronco e della spalla durante i movimenti.

Non solo una semplice guida ma un sistema in grado di riconoscere e segnalare una posizione errata del corpo del paziente che può inficiare sull’obiettivo dell’esercizio da eseguire al fine di massimizzare l’efficacia del trattamento in base alle potenzialità dell’utente aumentando di conseguenza le chance di un migliore biofeedback.

Nei risultati ottenuti effettuando test per vari esercizi i punti che identificano le giunzioni articolari sono stati quasi sempre rilevati correttamente ottenendo una buona precisione. A sostegno di quanto detto è stato riscontrato l’impiego di tali esercizi nei protocolli riabilitativi rivolti al recupero della mobilità a seguito di traumi e nel caso di interventi chirurgici.

Il lavoro svolto costituisce un valido strumento per i soggetti colpiti da disabilità cronica ma può essere esteso a patologie neurodegenerative nei primi stadi della malattia. Grazie ad un modello interattivo i pazienti possono superare le difficoltà nell’interazione con gli strumenti e le tecnologie informatiche più comuni possono eseguire le sessioni riabilitative in autonomia ma allo stesso tempo essere supportati e incentivati durante il percorso riabilitativo e il fisioterapista può controllare in tempo reale i risultati ottenuti e personalizzare il percorso stesso.

Fare riabilitazione motivando il paziente conservando un profilo del “giocatore” ottimizzando i costi con possibilità di teleassistenza e telemedicina low-cost: at home rehabilitation.

 

 

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