AUTORE PRINCIPALE
Federica Caracò
AFFILIAZIONE
Università degli Studi di Napoli Federico II
VALUTA IL CHALLENGE
GRUPPO DI LAVORO
Federica Caracò – Università degli Studi di Napoli Federico II, Campania
Michela D’Anto’ – Fondazione G. Pascale, Campania
AREA TEMATICA
Gestione del rischio clinico
ABSTRACT
Descrizione: La Direttiva che affronta il tema della radioprotezione globaleè la Direttiva Euratomla quale rimarca i principi di ottimizzazione e di giustificazione dell’esame radiologicocon l’obiettivo di ridurre la dose di radiazioni ai pazienti e agli operatori.Viene ribaditainoltreun’attenta valutazione dei vantaggi diagnostici o terapeutici legati alle esposizioni mediche rispetto al potenziale danno al pazienterichiedendo che vengano valutate tecniche alternativeugualmente efficaciche perseguano lo stesso obiettivo ma non comportino un’esposizione alle radiazioni ionizzanti o che ne comportino una inferiore.A tal proposito è stato predisposto uno specifico protocollo in fase di collaudo presso l’Istituto Nazionale Tumori–IRCCS «Fondazione G. Pascale»per verificare la capacità del sistema ASIR di ridurre la dose a parità di qualità di immagine. È stato quindi valutato l’aggiornamento tecnologico di 2 TC(VCT Light Speed e Optima CT 660) acquisendo 3 scansioni da 34 immagini utilizzando un fantoccio ad acqua.
Obiettivi e destinatari del lavoro:La crescente attenzione ai rischi da radiazioni ionizzanti e i recenti sviluppi nell’ambito dei metodi di ricostruzione delle immagini TC sono le motivazioni principali che hanno portato allo sviluppo di questo lavoro che ha l’obiettivo di valutare le potenzialità dell’algoritmo di ricostruzione iterativa ASIR (Adaptive Statistical Iterative Reconstruction) per quanto riguarda l’ottimizzazione del compromesso dose-qualità delle immagini.
Risultati: I risultati ottenuti rimanendo invariati i parametri di scansione hanno permesso di definire un protocollo per la validazione del sistema ASIR applicato ai Tomografi Assiali Computerizzati.L’elaborazione delle immagini acquisite con lo specifico fantoccio ad acqua ha dimostrato che la ricostruzione con metodo ASIR consente di ridurre considerevolmente la dose (tra il 40% e il 60%) mantenendo invariata la qualità delle immagini (calcolata come la deviazione standard all’interno di specifiche ROI). Tali risultati dimostrano l’importanza dell’aggiornamento delle tecnologie esistenti in grado di migliorare le prestazioni degli strumenti radiologici nell’ottica di assicurare al paziente prestazioni più accurate e con i minimi rischi possibili derivanti dall’esposizione a radiazioni ionizzanti.